Prato – Sarà la piazza del Mercato Nuovo a Prato ad ospitare la Moschea (alcune settimane fa è stato firmato un compromesso per l’acquisto di un immobile), ovvero il luogo sacro di raccoglimento e preghiera per i musulmani che vivono a Prato e nelle zone vicino alla città.
“Noi siamo usciti – così Abdelmoula Mazigh, tesoriere e portavoce con delega alle relazioni esterne della neonata associazione La Speranza – dal Centro Culturale di vicolo dei Gherardacci perchè innanzittutto questo era un luogo di preghiera provvisorio, inoltre, quando ci sono eventi in piazza Mercatale, feste o mercati, diventa una strada affollatissima e difficile da raggiungere, anche perché il più delle volte viene chiusa al traffico. Inoltre la sala è ormai troppo piccola per accogliere in preghiera tanti di noi”.
“Il flusso di migranti di fede musulmana provenienti dall’Asia e dall’Africa – continua Mazigh – è in continuo aumento, e di questo ne prendiamo atto, ma come associazione vogliamo dare alla città un segnale di cambiamento in positivo, ponendoci come ponte culturale tra la vostra e la nostra realtà di comunità, nel rispetto delle differenze che arricchiscono entrambe e non dividono.
Vogliamo contribuire per quanto possibile alla vita culturale e sociale della città, ad esempio attraverso i nostri ragazzi, che vanno a scuola, frequentano le vie del centro e che sono cittadini italiani, affinché emerga un’immagine dell’Islam nuova e solidale.
“Non mancano, nell’associazione La Speranza (ad oggi più di 350 iscritti) – dice il portavoce Mazigh – giovani, studenti, laureati a cui interessa promuovere un diverso modo di stare insieme e soprattutto vicino alla gente; i tempi sono maturi per avviare un dialogo proficuo e di collaborazione con le Istituzioni locali e tutto alla luce del sole.
Dunque noi non abbiamo avuto, in alcun modo, interesse a spaccare la comunità musulmana pratese, come è stato detto da più parti, anzi i rapporti della nostra associazione con gli altri centri culturali del territorio sono ottimi, ma abbiamo preferito allontanarci dalla gestione del “centro culturale” di via Gherardacci, che ormai vediamo superato e lontano dalle esigenze di chi lo frequenta, promuovendo una nuova associazione che ha tra i suoi obiettivi anche la creazione di una Moschea attraverso la promozione di una raccolta fondi.
Infatti, all’interno della Moschea, la nostra associazione che ha ottenuto il sostegno solidale dell’UCOI, della Federazione Regionale, e che si pone all’interno della Confederazione Islamica Italiana, il Centro Culturale d’Italia che gestisce la Grande Moschea di Roma, del segretario generale dottore Abdellah Redouane, troveranno spazio un banco alimentare, si terranno corsi di lingua araba e di lingua italiana per coloro che arrivano in Italia e non conoscono l’italiano, verranno creati un centro di raccolta per la donazione del sangue, e uno sportello di aiuto alle donne in difficoltà (in collaborazione con un’associazione del territorio), affiancati da una biblioteca, e da una scuola per l’insegnamento ai bambini del Corano”.
Foto: Mercato Nuovo, dove sorgerà la Moschea di Prato; interno, Abdelmoula Mazigh