Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera Miriam Amato (Gruppo misto consiglio comunale):
“Ogni venerdi circa 1200 persone si recano nella moschea a pregare: le persone si dividono in due turni ma entrambi non riescono a accogliere la mole dei fedeli, numero che tende a crescere. L’attuale struttura è troppo piccola: 400 mq sono insufficienti ed i fedeli si riversano sulle strade e sui marciapiedi, con disagi per loro stessi ma anche per i residenti e le auto che non riescono a circolare. I problemi sono molteplici. Per questo i fedeli hanno diritto ad un luogo di culto in grado di poterli ospitare, che possa consentire lo studio e la professione della loro religione, aperto alla cittadinanza. Evitiamo che i garage e altre stanze sparse nella città diventino luoghi di culto inadeguati”. “Ma il punto di questa mia comunicazione vuole essere anche un altro – ha proseguito Amato – Il venerdì la zona si trasforma in una sorta di mercato dell’abusivismo, in cui vengono offerti anche alimenti: le regole cessano di esistere e questo non si può e non si deve tollerare. L’ amministrazione per contrastare tutto ciò destina solo due agenti della Polizia Municipale, che devono confrontarsi e far capire le motivazioni del loro intervento a oltre 200 persone. In un periodo storico in cui è più facile additare l’altro come nemico piuttosto che facilitare il dialogo, un contesto simile può rappresentare una bomba ad orologeria che è necessario scongiurare. E anche la Polizia Municipale deve essere tutelata nello svolgimento delle mansioni che più le competono. Per questo deve essere affiancata anche dalle altre forze dell’ordine e soprattutto. Mi auguro quindi che i nostri agenti non siano sottoposti a condizioni di pericolo, soprattutto ora che con l’aumento dei turismi aumenterà anche la loro mole di lavoro”. “Auspico – conclude Amato – che l’amministrazione risponda in modo tempestivo alla richiesta di confronto con le rappresentanze sindacali, che ad oggi non sono state contattate”.