Firenze – E morto ieri all’ospedale di Careggi, dov’era ricoverato da tempo per una grave malattia, il professor Piero Colacicchi, 77 anni, una delle personalità di spicco dell’Accademia di Belle Arti, nonché impegnato nell’Associazione per i diritti delle minoranze etniche di cui è stato a lungo presidente.
Era uno dei figli del grande pittore neofigurativo Giovanni Colacicchi e insieme al fratello Francesco aveva contribuito con numerosi importanti prestiti alla vasta retrospettiva del padre in corso a Villa Bardini, che sarà aperta anche a Ferragosto e per tutto il mese con la sola normale chiusura del lunedì.
La mostra, come noto, espone fino al 19 ottobre circa 80 opere di quello che è stato uno dei maggiori artisti italiani, definito da Vittorio Sgarbi ‘il Piero della Francesca del Novecento’.
Classe 1937, in gioventù Piero Colacchini aveva lavorato per vari anni negli Stati Uniti come assistente al dipartimento Rinascimento italiano del museo di Cleveland. Tornato in Italia negli anni 70, l’Accademia di Belle Arti gli affidò l’incarico di assistente del professor Antonio Berti, per poi nominarlo titolare della nuova cattedra di fonderia dove Colacicchi, tra l’altro, sfruttò l’importante esperienza maturata lavorando da giovane nella grande fonderia storica Beneduce.
Negli ultimi anni si era dedicato molto dell’Associazione per i diritti delle minoranze e nella associazione OsservAzione in attività di ricerca sulla legislazione e le direttive dell’Unione europea sul popolo Rom. Careggi.
Il funerale si terrà domani mattina alla chiesa di Santa Maria a Quarto in via dell’Osservatorio a Firenze.
Villa Bardini: Costa San Giorgio 2, Firenze – info@bardinipeyron.it, www.bardinipeyron.it