Firenze – Il canottaggio fiorentino saluta uno dei suoi più illustri protagonisti. Maurizio Clerici, atleta della Società Canottieri “Firenze”, è venuto a mancare nei giorni scorsi all’età di 90 anni. Storico portacolori del club remiero biancorosso con sede a Ponte Vecchio, Clerici legò indissolubilmente il suo nome alla Canottieri “Firenze”, con i cui colori negli anni ’50 conquistò svariati titoli italiani, due quarti posti in maglia azzurra ai Campionati d’Europa in Belgio e in Slovenia e, su tutti, la partecipazione ai Giochi Olimpici di Melbourne del 1956, dove colse la semifinale nella specialità del due senza assieme all’altro biancorosso Alvaro Banchi.
Un’epopea tutta biancorossa quella del due senza di Clerici e Banchi all’OIimpiade australiana, dove erano seguiti dallo storico tecnico della Canottieri “Firenze” Bruno Bianchi. Tutt’ora, la partecipazione di Clerici e Banchi è l’ultima presenza ai Giochi Olimpici del club remiero fiorentino, che tornò poi negli anni a prendere parte alla manifestazione a cinque cerchi con i suoi talenti Filippo Soffici (Barcellona 1992 dove conquistò il bronzo nel quattro di coppia maschile), Francesco Fossi (Londra 2012 e Rio 2016) e Stefano Oppo (Rio 2016), tutti e tre però migrati nei corpi militari: Soffici nelle Fiamme Oro, Fossi nelle Fiamme Gialle, Oppo nei Carabinieri.
Appesi i remi al chiodo, Clerici continuò a tenere alta la bandiera della Canottieri “Firenze” sia da dirigente nazionale – fu consigliere federale della Federazione Italiana Canottaggio dal 1960 al 1968, Accademico dell’Accademia Olimpica Italiana, Socio Onorario FIC e Medaglia d’oro CONI – che da Giudice Arbitro, avendo fatto parte dello staff arbitrale per le regate di canottaggio dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992.
Laureatosi in Architettura a Firenze, realizzò il centro sportivo e ricreativo di Riad (Arabia Saudita), il velodromo olimpico di Teheran (Iran), lo stadio di Iloriu in Nigeria (50.000 posti) e la Cittadella Olimpica realizzata in Tunisia per ospitare i Giochi del Mediterraneo. Sua anche la progettazione del sistema Albano, il campo di regata di canoa e canottaggio da lui ideato e in uso sui campi di gara internazionali dall’Olimpiade di Roma 1960. La Canottieri “Firenze” piange un grande sportivo che ha tenuto in alto nel mondo il nome di Firenze.
Nella foto: Maurizio Clerici e Bruno Bianchi alle Olimpiadi di Melbourne