Firenze – E’ morto l’economista Giacomo Becattini, professore emerito dell’ateneo fiorentino dal 2003. Nato a Firenze nel 1927, dal 1993 al 1995 è stato presidente della Società italiana degli economisti. Dopo aver insegnato alcuni anni all’Università di Siena, nel 1968 è tornato a Firenze come professore ordinario di Economia politica. A dare notizia della scomparsa del professore, con un tweet, è il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Col suo lavoro di ricerca ha contribuito allo sviluppo dell’economia italiana. Addio professor Giacomo Becattini”.
Giacomo Beccatini è il padre della teoria dei distretti industriali e ha interpretato la realtà di Prato non come area industriale ma come distretto. “Con la morte del professor Giacomo Becattini viene meno la figura di un grande intellettuale e di un grande toscano, un economista di fama internazionale che ha dato un contributo fondamentale agli studi sullo sviluppo e sulle dinamiche economiche, approfondendo in particolare le tematiche dei distretti”. A dirlo è stato il presidente della Toscana, Enrico Rossi.
Profonda tristezza per la scomparsa del professor Becattini è stata espressa anche dall’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo, che ha detto: “Se ne va uno degli studiosi più lungimiranti che la nostra regione abbia avuto, colui che per primo analizzò il fenomeno dei distretti industriali indagandone la natura e le dinamiche, capendone l’importanza come nuovo modello di sviluppo del tessuto produttivo che andava formandosi”. “Becattini – prosegue l’assessore – diede forma teorica al nuovo modo di interpretare il cambiamento economico, ed è stato maestro di molti economisti. Per il distretto pratese in particolare è stato un punto di riferimento fondamentale, con le sue idee e le sue analisi. Sentiremo la mancanza della sua lucidità e della sua visione acuta e attenta dei cambiamenti sociali”.
Condoglianze anche da parte del direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti: “E’ con profonda commozione – ha detto – che porgo l’ultimo saluto a Becattini. Ricordo i suoi studi sull’evoluzione del distretto pratese, pietre miliari per la comunità economica internazionale, tradotti in molte lingue e pluripremiati. Fu il fondatore dell’Irpet, istituto che ha dato un impulso fondamentale alla ricerca sull’economia toscana, a sostegno delle politiche di programmazione. Perdo un grande e caro amico personale”.