Firenze – E’ morto ieri Alfredo Martini, all’età di 93 anni. Era nato a Calenzano di Sesto Fiorentino il 18 febbraio del 1921. Scompare con lui uno un uomo di grande umanità, di rettitudine, ma soprattutto è stato un grande personaggio del nostro ciclismo. Una vita spesa, con successo, nel mondo delle due ruote. Corridore vincente nel ciclismo minore, professionista nel periodo di Coppi e Bartali. Era un corridore da grandi gare a tappe – dieci volte ha concluso il Giro d’Italia tra i primi dieci. Oggi, 26 agosto, l’omaggio del Comune a Sesto: esposizione della salma dalle 15 alle 19 nella sala consiliare, bandiere a mezz’asta e camera aredente. Domani i funerali alle 16 nella Pieve di San Martino.
Conclusa la carriera agonistica Alferdo Martini è stato direttore sportivo di due squadre toscane : la Ferretti di Capannoli di Pisa e la Sammontana di Empoli. Con lo svedese Gosta Pettersson, leader della Ferretti, vinse anche il Giro d’Italia del 1971. Nella Sammontana ha guidato al successo tanti corridori primo fra tutti Franco Bitossi.
Ma raggiunse l’apice della sua popolarità nelle vesti di commissario tecnico della nazionale azzurra. Nel 1974 fu chiamato a dirigere la nazionale italiana che da qualche anno non era più riuscita ad esprimersi ad alti livelli. E la squadra quasi comprimaria la portò in…….paradiso. Tanto è vero che nelle vesti di commissario tecnico degli azzurri ha stabilito un record assoluto. In 23 anni sull’ammiraglia tricolore ha vinto 6 titoli mondiali; 7 medaglie d’argento, e sette medaglie di bronzo. In 23 anni di commissario tecnico ha portato l’Italia ben 20 volte sul podio.
Ha vinto il mondiale con Moser, Saronni, Argentin, Fondriest e due volte con Bugno. Insomma Martini era ormai un punto di riferimento per tutto il ciclismo non solo italiano. Dopo 23 anni di successi alla guida degli azzurri, passò l’incarico di guida della nazionale prima a Franco Ballerini (purtroppo deceduto il 7 febbraio 2010 in un incidente della strada mentre partecipava al un rally d’auto), quindi a Paolo Bettini.
Fu nominato presidente onorario della Federazione ed assunse il ruolo di consigliere del presidente federale Renato Di Rocco. Era reclamata la sua presenza a tutte le più importanti iniziative nel mondo del ciclismo. Perché tutti desideravano imparare dalle sue parole saggezza e capacità di dirigente.
Era stato pure eletto cittadino onorario del Comune di Calenzano, Pecognaga (Mantova), Peccioli di Pisa, Cortona, Comune di Arezzo, Serravalla Pistoiese, Camaiore, Montecatini Terme, Imola, Larciano di Pistoia, Castagneto Carducci, Provincia di Arezzo, Utsonomya (Giappone), Barberino di Mugello.
Non si fermava mai. Troppo era l’amore per il ciclismo. Non diceva mai no a chi lo voleva presente. Che fosse un grande avvenimento come se invece fosse piccolo. Di paese. Dedicato ai ragazzi che si avvicinavano alla bicicletta. Purtroppo qualche tempo fa iniziava il suo calvario. Un guaio fisico dietro l’altro. Lui ha lottato alla grande fino a stasera. Ora si è arreso nella sua casa di Sesto Fiorentino. Ma il suo nome resterà sempre negli annali dello sport italiano e nel cuore di tutti gli sportivi. Addio Alfredo.
I funerali domani alle 16 nella Pieve di San Martino a Sesto Fiorentino. Il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti ha disposto che le bandiere siano esposte a mezz’asta nel territorio comunale e che il gonfalone del Comune sia presente nella camera ardente. Martini, ha ricordato la stessa Biagiotti, è’ stato in passato assessore allo sport a Sesto Fiorentino. L’omaggio a Martini sarà possibile fino a oggi alle 19, poi la camera ardente riaprirà domani alle 9:30 fino alle 13.
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