Firenze – E’ morto a Roma il regista Vittorio Taviani. Aveva 88 anni. Con il fratello Paolo ha firmato capolavori della storia del cinema italiano da Padre Padrone (Palma d’oro a Cannes nel ’77) a La Notte di San Lorenzo a Kaos fino a Cesare deve morire (Orso d’oro a Berlino e David di Donatello per miglior film e miglior regista).
Il corpo del regista verrà cremato in forma strettamente privata, riferisce l’Ansa. Fratello maggiore di Paolo, Vittorio era nato a San Miniato in Toscana il 20 settembre del 1929. Il Festival del Cinema di Venezia gli ha riconosciuto il Leone d’Oro alla carriera nel 1986.
“Sono addolorato per la scomparsa di Vittorio Taviani, regista e uomo di cultura profondamente legato alla sua San Miniato come alla Toscana, che insieme al fratello Paolo ha saputo reinterpretare il neorealismo italiano, declinandolo in racconti e immagini immortali. Ci resta il suo impegno sempre politico, attento alla storia e al sociale, pervaso da una formidabile passione civile che ha attraversato tutto il suo percorso cinematografico e personale”. Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
“Se ne va – conclude il presidente Rossi – uno dei più straordinari interpreti della vita sociale e politica del Novecento, un regista che, in indissolubile coppia con il fratello, si è fatto guidare dal vero, dalla storia, dal sangue, dalle lacrime, dalla voglia di lottare contro le ingiustizie, donandoci una preziosa eredità, mirabilmente reinterpretata nelle scene dei suoi film. Esprimo, anche a nome della Toscana tutta, le mie più sincere condoglianze ai suoi familiari e al fratello Paolo”.