Morti sul lavoro, Toscana nel quartetto di testa con Molise, Sicilia e Marche

Firenze – 2022, in 2 mesi sono già 114 i morti, ben 10 decessi in più rispetto a febbraio 2021. Il Covid, inoltre, influisce sempre meno sugli infortuni sul lavoro. Le denunce totali di infortunio crescono del +47,6%.

E’ Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, a introdurre l’ultima indagine e zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori del nostro Paese. E, come sempre, l’Osservatorio mestrino fotografa, alla stregua della pandemia, l’emergenza morti sul lavoro in Italia.

A finire in zona rossa al termine del primo bimestre del 2022, con un’incidenza maggiore del 125% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 3,7 morti ogni milione di lavoratori) sono: Molise, Toscana, Sicilia e Marche.

In Zona Arancione si pongono Lombardia, Campania, Abruzzo, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna; in Zona Gialla: Sardegna, Veneto, Puglia e Umbria; in Zona Bianca: Lazio, Friuli, Liguria, Piemonte, Basilicata, Calabria e Valle D’Aosta.

Se si considerano i numeri assoluti delle morti sul lavoro in  Italia, nel primo bimestre 2022 a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia (20), la regione con la maggior popolazione lavorativa in Italia; a seguire Toscana (10), Emila Romagna (8), Sicilia, Campania e Veneto (7), Lazio (6), Puglia (4), Marche (3), Molise, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Sardegna e Piemonte (2), Friuli Venezia Giulia, Liguria e Umbria (1).

Da gennaio a febbraio 2022 sono 114 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste, sono 85 quelle rilevate in occasione di lavoro (invariate rispetto a febbraio del 2021), mentre sono 29 quelle decedute a causa di un incidente in itinere (erano 19 nello stesso periodo del 2021), probabile conseguenza della ripresa degli spostamenti per recarsi da casa a lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in cui il COVID limitava ancora le attività produttive.

A contare il maggior numero di decessi è il settore Trasporto e Magazzinaggio, con 13 morti, mentre erano 2 nel primo bimestre del 2021. A seguire, Costruzioni (7), Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (5), Attività manifatturiere (4), il Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e Sanità e assistenza sociale (3).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (34 su un totale di 85). Ed è proprio in questa fascia d’età che si rileva anche l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati (7,4). L’incidenza di mortalità minima è invece nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 4 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questo conferma ancora un dettaglio fondamentale nell’analisi dell’emergenza: le fasce di età dei più giovani e, soprattutto dei lavoratori più maturi ed esperti, sono quelle più a rischio di infortunio mortale. “Aspetto da tenere in considerazione – è il suggerimento dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre –   vista la propensione del legislatore di posticipare l’età di pensionamento.

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo bimestre 2022 sono 7 su 85. In 6 invece hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 9. Il martedì è il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali. Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 47,6%). A febbraio 2021 erano 82.634 mentre a febbraio 2022 sono 121.994 (39.360 in più); ben 19.786 di queste sono registrate nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Ancora significativa la variazione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nel Settore Trasporto e Magazzinaggio: sono 11.225 a fine febbraio 2022, ma erano 3.191 a fine febbraio 2021 (+252%). Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi due mesi del 2022 sono state 58.004, quelle dei colleghi uomini 63.990.

Per quanto riguarda le modalità della ricerca dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, l’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. “Questo indice – conclude la nota – consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente”.

Inoltre, la grafica che raffigura la zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega, dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale
  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale
  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale
Total
0
Condivisioni
Prec.
Fine stato di emergenza: il bilancio dell’impegno della Toscana

Fine stato di emergenza: il bilancio dell’impegno della Toscana

Firenze – “Oggi è davvero la fine di una fase, di un’epoca, perché con il

Succ.
Ucraini in fuga, al via il portale Toscana Accoglienza Pace

Ucraini in fuga, al via il portale Toscana Accoglienza Pace

Firenze –  Toscana Accoglienza Pace è il nome del portale

You May Also Like
Total
0
Condividi