Firenze – C’era il Gonfalone, a simboleggiare l’abbraccio dei tanti cittadini, tifosi, gente di spettacolo famosa e non, sindaco e istituzioni, insomma, Firenze, tributato a uno dei suoi figli più cari e rappresentativi, al di là persino di quella fama che l’ha accompagnato nella sua lunga vita anche nelle terre di oltre Atlantico. E’ Narciso Parigi, uno dei protagonisti più moderni e internazionali della musica e nel contempo della fiorentinità, che oggi è stato al centro di un lungo sfilare di gente, che ha voluto tributargli l’estremo saluto con un affetto immenso, recandosi alla camera ardente allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.
L’abbraccio di Firenze “è stato incredibile”, ha detto il figlio Andrea, accanto alla bara, su cui è stata posta la maglia della Fiorentina con la scritta Narciso e sotto il numero 1, insieme alla sorella Daniela, ai familiari e agli amici. Un affetto “commovente – come ha sottolineato il sindaco Dario Nardella – sappiamo benissimo quanto Firenze sia legato a quest’uomo, l’affetto che c’era tra Narciso e i fiorentini, non solo i tifosi”.
E proprio in nome di questo legame speciale fra Narciso Parigi e i fiorentini, il primo cittadino ha anche lanciato un’ iniziativa: “Tra un mese vogliamo dedicargli una giornata di musica con artisti e cantanti che inviteremo un po’ da tutta Italia per ricordarlo. Abbiamo chiesto al Maggio musicale di eseguire alcune sue musiche, vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni musicali e faremo una bella giornata”.
Fra le centinaia di cittadini che sono sfilati davanti al feretro, oltre al sindaco Nardella, la vicesindaca Cristina Giachi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, l’assessore Andrea Vannucci ed ancora Carlo Conti, Joe Barone, Giancarlo Antognoni.