Firenze – E’ morta il 2 giugno Wanda Lattes, esponente di primo piano del mondo giornalistico fiorentino, aveva 96 anni. Nata a Firenze il 24 maggio 1922 da una famiglia di antiquari ebrei che aveva un negozio sul Ponte Vecchio, Wanda aveva dovuto subire le conseguenze delle leggi razziali del 1938.
Fece anche parte della Resistenza da militante nel partito comunista e alla fine della guerra conosce Alberto Nirenstein, polacco della brigata ebraica, con cui si sposa nel marzo del 1945, e dal quale avrà le tre figlie Fiamma, Simona e Susanna.
Come giornalista inizia a lavorare nel 1949 al Nuovo Corriere con Romano Bilenchi, che fu il suo maestro di giornalismo, passando poi al Giornale del Mattino di Ettore Bernabei, fino a che negli anni Sessanta passò alla Nazione, scrivendo soprattutto di arte e cultura. Alla fine della sua lunga carriera Wanda , diventa una firma del Corriere della Sera e anche dell’edizione fiorentina della testata, dove fino a qualche mese fa sono comparsi i suoi articoli.
Accanto a lei nelle ultime ore le tre figlie, Simona psicoanalista, Fiamma e Susanna entrambe giornaliste come la madre. A loro le condoglianze del direttore e di tutti i colleghi di Stamp Toscana.
“Non solo una apprezzata giornalista, non solo una scrittrice, ma una testimone della storia drammatica del Novecento, che ha conosciuto, nella sua famiglia, la persecuzione nazifascista contro gli ebrei ed è stata giovanissima protagonista della Resistenza”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, esprime così il cordoglio suo e dell’intera giunta regionale.
“Le tracce di questa sua storia – prosegue – sono sempre state presenti nella sua lunga, prestigiosa attività e ne hanno fatto una voce tra le più autorevoli nel giornalismo toscano e nazionale. Alla famiglia vanno le mie più sentite condoglianze”.
Foto; Wanda Lattes