Monti a Firenze: un pacchetto contro il lavoro precario

Colpo a sorpresa del professore che ha concluso con un discorso alla Pergola la sua campagna elettorale. La promozione giunta calda calda da Bruxelles sui conti italiani e le prospettive di uscita dalla recessione rendono possibile subito un forte pacchetto di misure contro il lavoro precario: tagli del costo del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, eliminazione dall'Irap del costo del lavoro dei neoassunti, moltiplicazione dei contratti di apprendistato, eliminando contributi sociali a carico delle imprese con più di 9 dipendenti e nuovi contratti a tempo indeterminato più flessibili per i nuovi assunti. "Sono in grado di chiedere a Bruxelles di fare queste cose anche facendo un po' di disavanzo perché sono riforme che promuovono la crescita".

Una mossa che è caduta come un fulmine in una campagna elettorale che si sta concludendo con le solite polemiche su chi si allea con chi e su chi è una minaccia o su chi può promettere questa o quella luna. Prima di scandirla in quattro punti, Monti ha voluto sottolineare l'importanza della proposta, chiedendo attenzione, perché finalmente si parla di cose importanti, concrete e davvero utili per riportare il Paese sulla strada dello sviluppo. "Sto per dirvi una cosa che ieri, nel senso proprio della giornata di ieri, non avrei potuto dire", ha esordito dopo aver elencato i capitoli più importanti del programma elettorale di Scelta Civica in un teatro gremito e alla presenza dei candidati toscani: Andrea Romano alla Camera e Stefania Giannini al Senato (assente Pietro Ichino). Ebbene ci sono grosse novità da Bruxelles rese note qualche ora fa: per l'Italia è prevista l'uscita dalla recessione a partire dalla metà del 2013 (applausi) , e la Commissione europea ha preso atto che l'Italia ha corretto il deficit di bilancio nei tempi stabiliti e anche il prossimo anno rispetterà l'obiettivo (altro applauso). 

Per Monti è come una promozione senza se e senza ma di tutto il lavoro fatto neo 14 mesi di governo: "Noi cercavamo di farvi intravedere una luce in fondo al tunnel e ora una fonte autorevole ve la indica concretamente". E poi chi meno di Berlusconi che per la disperazione promise un rientro dal deficit entro il 2013 "può dire qualcosa sull'efficacia di chi ha operato per mantenere una promessa così proibitiva". A questo si aggiunge poi il dato della Bce che certo ha comprato molti titoli di Stato italiani ma lo ha fatto nel 2011 quando la barca stava affondando , non nel 2012 quando lo spread, cioè l'indice dei tassi di interesse, è sceso alla metà di quello che era stato lasciato dal governo precedente: "Dunque – ha concluso Monti – questo del pacchetto contro il lavoro precario è un impegno che posso prendere grazie al lavoro fatto in questi mesi".

Ma la prima risposta che il premier ha dato durante il suo discorso è stata a chi si domandava perché abbia scelto Firenze per concludere la sua campagna elettorale. Ebbene Monti ha fatto l'ufficiale di complemento dell'Aeronautica seguendo il corso Auc del 1966 a quella che allora si chiamava Scuola di Guerra aerea alle Cascine. "Dunque ho vissuto i giorni dell'alluvione e per questo sono andato a vedere i laboratori di restauro e Santa Croce con il Cristo di Cimabue". C'è però anche un motivo ideale e politico: "Firenze è la capitale del Rinascimento e ora l'Italia deve rinascere uscendo da un declino, che non è inevitabile, causato da un ventennio di una classe politica inamovibile". Ecco dunque la necessità di una svolta storica cogliendo l'occasione anche qeusta storica di un'offerta politica diversa, respingendo la vecchia offerta politica che non porta ad alcun cambiamento "né il populismo distruttivo che vorrebbe approfittare della rabbia degli italiani per sfasciare tutto". 

Foto: ultimaora.net

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