E’ un’alleanza bipartisan, sembra d’essere davanti allo schermo di “La strana coppia”, ma a Montevarchi Pd e Pdl stanno insieme. Per cosa? A unirli, la battaglia contro la soppressione del Tribunale della città. Di grave errore parlano all’unisono Stefano Mugnai e Enzo Brogi, rispettivamente consiglieri regionali del Pdl e del Pd, schierati e uniti nella difesa degli uffici giudiziari valdarnesi.
“Il Tribunale di Montevarchi, sezione distaccata del Tribunale di Arezzo, è territorialmente competente per i Comuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, e risponde in maniera efficace e tempestiva alle esigenze di Giustizia di una popolazione di quasi 100.000 abitanti – spiegano in una nota congiunta Mugnai e Brogi –. Inoltre, nonostante le carenze di personale, la Sezione distaccata di Montevarchi gestisce in tempi rapidi (18/24 mesi di durata media dei processi) il 30% dell’intero carico di giustizia del Tribunale di Arezzo”.
Inoltre, dopo aver ricordato le importanti attività imprenditoriali e commerciali che si trovano sotto la giurisdizione degli uffici montevarchini, i due esposnenti politici regionali menzionano anche il rischio che “L’eventuale soppressione della sezione distaccata renderebbe ancora più marginale, socialmente ed economicamente, l’intero contesto territoriale valdarnese, già ampiamente provato dalla crisi in atto”.
Certo, sotto accusa non è il piano del governo, si affrettano a spiegare Mugnai e Brogi, che ritengono del tutto apprezzabile l’azione del legislatore “volta a riorganizzare e razionalizzare gli uffici giudiziari per ottenere risparmi di spesa e incremento di efficienza”.
Ma … “ … è altrettanto indubitabile – continua la nota congiunta – che, secondo gli stessi criteri dettati dal legislatore, l’Ufficio del Giudice di Pace di Montevarchi e il Tribunale di Arezzo, Sezione distaccata di Montevarchi, meritino di essere mantenuti nella loro struttura attuale, se non addirittura potenziati. Ed allora per una volta vale forse la pena lasciare da parte le tante cose che ci dividono e che continueranno a dividerci per unire le nostre voci in difesa di un servizio strategico per l’intera comunità del Valdarno”.