Si ricordano gli ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Merita, al contempo rievocare il suo inizio. Scoppiò nel 1939 quando Hitler aggredì la Polonia, Ma è opinione consolidata che la miccia sia stata accesa nella Conferenza internazionale del 1838 quando le potenze occidentali cedettero alle pretese del dittatore tedesco con l’illusione di salvare la pace. Mentre, invece, si accrebbero le sue mire e le sue funeste ambizioni.
Nel saggio Scacco alla pace. Monaco 1938 (Neri Pozza 2024) Maurizio Serra diplomatico e scrittore (tra l’altro è il primo italiano chiamato a far parte dell’Académie française) si ripercorrono le trattative e i passi diplomatici che intercorsero fra le grandi potenze a proposito delle minacciose rivendicazioni di Hitler e che sfociarono nella Conferenza di Monaco divenuta il simbolo della capitolazione delle democrazie europee di fronte alla tirannide nazista.
La classe politica e l’opinione pubblica delle due grandi democrazie si congratularono con i rispettivi governi per aver salvato la pace. Solo Churchill, con un’espressione icastica dichiarò: «Hanno scelto il disonore per evitare la guerra, avranno il disonore e la guerra».
In effetti, cercando di salvare la pace, Gran Bretagna e Francia, concessero a Hitler di togliere alla Cecoslovacchia la regione dei Sudeti. Speravano così di placare gli appetiti del Fuhrer nazista. Invece non fecero che accrescerli e l’anno dopo sarebbe iniziata la Seconda guerra mondiale contro una Germania più forte e più aggressiva.
Questo saggio che si avvale di una lunga indagine di Maurizio Serra negli archivi di tutt’Europa, ci restituisce la storia dell’evento che ha cambiato il mondo ma soprattutto dei suoi antefatti dai quali si comprende che l’incontro di Monaco fu l’epilogo di una serie di circostanze, di passi diplomatici, di trattative che mostrano la progressiva acquiescenza di Francia e Gran Bretagna e l’incapacità di comprendere che amputare la Cecoslovacchia dei suoi territori più ricchi significava dare avvio al passo successivo, l’occupazione di Praga.
I contatti tra le potenze democratiche e gli atteggiamenti dei rispettivi governi mostrano che in Gran Bretagna prevaleva la politica dell’appeasement che a sua voltadiveniva remissività tanto da sottovalutare i segnali d’allarme provenienti dal governo ceco e che la Francia non si sarebbe mossa senza la Gran Bretagna. (interessante anche l’atteggiamento ambivalente dell’Unione Sovietica).
A Chamberlain è stata addossata la responsabilità della “Canossa” delle democrazie ma questo libro rivela che tale capitolazione fu l’epilogo di anni di cedimenti di fronte agli strappi operati da Hitler (dalla militarizzazione della Reniana all’Anschluss). Mentre ci si mostrava concilianti con il dittatore nazista si mostrava freddezza nei confronti della Cecoslovacchia. Tra l’altro Maurizio Serra sottolinea che Praga era disponibile a concedere la più ampia autonomia ai tedeschi dei Sudeti, superiore a quella di ogni altra minoranza etnica in Europa.
Il libro mostra come, passo dopo passo, si giunse alla Conferenza di Monaco che sancì l’annessione dei Sudeti alla Germania a cui Gran Bretagna e Francia, di fatto, avevano già acconsentito (da rilevare che la Cecoslovacchia non fu nemmeno invitata). E anche la mediazione affidata a Mussolini fu solo una mera formalità
Ma questo saggio è anche una storia ricca di aneddoti e rivelazioni, a partire dalle origini, il 1918, e fino alle catastrofiche conseguenze. Serra tratteggia, con maestria i ritratti dei quattro attori principali (Hitler, Mussolini, Chamberlain, Daladier) e dei protagonisti dietro le quinte.
Inoltre risponde ad altri interrogativi. Ad esempio sull’atteggiamento delle grandi Potenze come Stati Uniti e Unione Sovietica, che non parteciparono alla Conferenza. O agli esiti dei vari contatti diplomatici tra Gran Bretagna, Francia e Germania e a come si svolse l’incontro preliminare fra Chamberlain e Hitler . Quale fu realmente il ruolo di Mussolini? E ci sono anche “curiosità” :ad esempio il motivo per cui fu scelta Monaco come sede della Conferenza. Insomma un’analisi approfondita che traccia profili nuovi di questo evento e che rappresenta una pietra miliare per ogni successivo studio .