L’assemblea pubblica è annunciata per oggi, e sono già in programma anche altre iniziative di protesta da parte i cittadini della bassa modenese, riuniti nel comitato “Sisma.12”.
Le contestazioni riguardano ancora una volta i ritardi e le difficoltà dei terremotati ad ottenere il sostegno economico promesso dalla Regione e reso a loro dire inaccessibile dalla burocrazia.
Secondo una nota del comitato ancora oggi, a 16 mesi da sisma, “i pochi che sono riusciti a presentare il Mude, e che si accingono ad iniziare la fase della riparazione vera e propria della propria casa, si ritrovano ingabbiati tra i paletti posti dalle schede aedes”, e ostacolati “da funzionari che pretendono di decidere sulla tipologia dei lavori anche se il costo complessivo rientra nei costi ammessi”.
La rabbia del comitato si rivolge anche contro il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani che “aveva annunciato trionfalmente, solo pochi mesi fa, l’ottenimento del 100%”, e che ora, insieme agli altri amministratori “sembra essere stato espropriato della possibilità di decidere dai burocrati da lui stesso incaricati”. Secondo il comitato, infatti, all’origine delle difficoltà nell’attribuzione dei fondi per la ricostruzione, starebbe “uno scollamento tra gli intenti delle ordinanze e le azioni concrete dei funzionari comunali e regionali che sembrano rispondere a direttive diverse”. Fino ad oggi i cittadini “sono stati pazienti ed i comitati propositivi”, spiegano da Sisma. 12 “ed abbiamo voluto considerare la struttura commissariale un interlocutore”, ma ora per i terremotati “i fatti disegnano una controparte”.
Per questo “pur se a malincuore, ci troveremo costretti a comportarci di conseguenza” annunciano i fautori della protesta. Nell’assemblea di oggi verranno dunque proposte “le prossime iniziative pubbliche volte alla modificazione di questa situazione che reca danno al nostro territorio e alla nostra economia”.