Modena, archiviata l’inchiesta sui morti del sisma

Nessun colpevole per i quattro operai sepolti dal capannone crollato alla Haemotronic di Medolla: la Bassa non era zona sismica.

È stata archiviata l’inchiesta della procura di Modena sulle morti di quattro operai alla Haemotronic di Medolla, azienda crollata a causa della scossa di terremoto del 29 maggio del 2012 nelle province di Modena, Mantova, Ferrara, Reggio e Bologna.
Il gip di Modena ha depositato l’ordinanza di archiviazione dopo la richiesta in questo senso del sostituto procuratore Maria Angela Sighicelli che non aveva ravvisato responsabilità penali per il crollo del capannone. A perdere la vita a causa del sisma erano stati Paolo Siclari, Biagio Santucci, Giordano Visconti e Matteo Serra.

I familiari delle vittime, nei mesi scorsi, avevano presentato opposizione all’archiviazione dell’inchiesta, che aveva portato ad indagare dodici persone tra architetti, ingegneri, geometri ed il titolare dell’azienda stessa. Il gip non ha ravvisato tuttavia responsabilità da parte di chi controllò il capannone dopo la prima forte scossa sismica del 20 maggio, né da parte di chi lo progettò, visto che la Bassa modenese non rientrava tra le zone ad alto rischio sismico nel periodo della costruzione.
L’inchiesta ha anche fatto emergere inoltre come non fu imposto ai dipendenti di tornare al lavoro dopo il terremoto del 20 maggio.

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