Modena, anche Carlo Giovanardi candidato sindaco

I garanti regionali del Pd confermano l’esito delle primarie. Ma contro Muzzarelli si candida anche l’assessore Querzè.

L’ex ministro Carlo Giovanardi si candida a sindaco di Modena. L’esponente del Nuovo Centrodestra di Alfano ha spiegato di ritenere “un dovere” la sua candidatura nello scenario attuale. La sua discesa in campo rende ancora più interessante la corsa a sindaco in una città a forte maggioranza di centrosinistra, ma che nelle ultime settimane ha visto i candidati alle primarie del Pd scontrarsi a suon di esposti e accuse pesanti. “Non ne sapevo nulla, ne prendo atto ma tenendo conto della caratura nazionale di Giovanardi porterò il caso alla commissione nazionale del partito” ha commentato il coordinatore emiliano-romagnolo di Forza Italia, Massimo Palmizio.

Giovanardi è una figura molto nota a livello nazionale anche per motivi controversi. Porta il suo nome (oltre a quello di Gianfranco Fini) la legge che equiparava droghe leggere e droghe pesanti (prima di essere corretta dalla Corte Costituzionale). Da sempre è fiero oppositore di qualsiasi forma di unione di fatto, soprattutto se riguarda coppie omosessuali, e sono ben note le sue battaglie contro le teorie gender e a favore di una visione quanto più tradizionale della famiglia.

Intanto, i garanti regionali del Pd hanno confermato il verdetto delle primarie Pd di Modena: nessuna irregolarità provata da parte dei candidati ma alcune “gravi cadute di stile” al seggio 2, quello degli stranieri. Alla commissione regionale sono state sufficienti due sedute per esaminare il ricorso della sconfitta Francesca Maletti: decisione finale simile a quella dei garanti di Modena, ma questa volta all’unanimità.

Per Muzzarelli, tuttavia, si è aperta una falla a sinistra. Nei giorni scorsi l’assessora della giunta Pighi Adriana Querzè ha annunciato che correrà da sola. Il suo slogan “Per me Querzè” lascia spazio a “Per me Modena”, che diventa anche la lista collegata alla sua candidatura a sindaco alle comunali.

Alle primarie la Querzè ha votato Muzzarelli “perché – spiega – ritenevo la Maletti troppo distante dal ruolo di sindaco, ed essendo le primarie aperte per decidere il candidato favorito, non ci vedo nulla di male”. Muzzarelli, però, non convince del tutto l’assessore: “Ha troppa poca autonomia, e questo è un vizio del Pd di questi tempi. Sull’inceneritore e sul consumo di suolo non possiamo pensarla allo stesso modo. Poi si è concentrato su questi temi dando meno importanza alla cultura, alla persona, ai servizi”.

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