Moda sotto la neve

Il look dei reggiani nei giorni del gelo

Cristina Fabbri

Lo stile italiano, si sa, è famoso in tutto il mondo. E chi vive nel nostro Paese solitamente ama essere alla moda e lanciare nuove mode. Non c’è bisogno di andare a Milano, a Roma o in altre grandi città per rendersene conto. Basta guardarsi intorno. Ed è così che nei giorni scorsi – venerdì sera (10 febbraio) mentre stavo prendendo un aperitivo con gli amici, sabato pomeriggio (11 febbraio) durante una vasca in centro, piuttosto che domenica (12 febbraio) quando mi sono rifugiata in un bar per scaldarmi con una cioccolata calda – ho fotografato un po’ di reggiani. Ne è venuta fuori una galleria fotografica piuttosto rappresentativa delle tendenze di questa stagione e di come i più temerari hanno deciso di affrontare il freddo che non ci lascia tregua nelle ultime settimane. Ho scelto di immortalare i look più interessanti (ovviamente a mio modesto parere). Ma veniamo al dunque: questo è quanto è emerso da una tre giorni di foto in giro per la città.

La pelliccia è la protagonista assoluta per lei. Lunga, corta, midi; di lapin, volpe, agnello o visone. Vintage oppure no. C’è chi addirittura sceglie di indossarla sopra i pantaloni della tuta; oppure come bordura del parka. Quindi la reinterpreta, mixa a materiali e capi che fino a poco tempo fa nessuno avrebbe mai pensato per quell’accostamento. Ora invece vanno a “braccetto” come hanno insegnato gli stilisti per questa stagione. Poi la pelliccia si fa copricapo, piuttosto che un originale braccialetto.

Ho fatto cenno al parka, che però non piace solo a lei: anche lui lo indossa. Solitamente è nel tipico colore verde militare; alle volte è di una consistenza maggiore, come quello arctic lanciato qualche anno fa da Woolrich. Non manca il cappotto, che specie per lui si fa montgomery e vive un ritorno sulla scena, con gli alamari dal sapore di passato che compaiono pure sui pull. Non è un capo per tutti ma c’è chi può permetterselo se è slanciato e dà certamente un tocco di classe: mi riferisco al tabarro. Alcuni poi optano per giacche stampa principe di Galles o tartan, sfidando le temperature sotto lo zero.

Lo stile alta quota si trasferisce sui maglioni: specie ai ragazzi piacciono pull coi motivi nordici da indossare sui jeans; la versione femminile li vede alle volte ampi e accostati a gonne mini oppure a pantaloni fascianti. Il vento del Nord contagia anche le cuffie di lana che, sul capo di lui, se la vedono con Borsalino o coppole. Cuffie di lana, basco alla parigina, fasce ispirazione retrò, copricapo e paraorecchie di pelliccia piacciono alle ragazze.

E ai piedi? Versione maschile: stivaletti (ad esempio Timberland), boot ispirazione Beatles, stringate inglesi da portare con jeans arrotolati, Clarks foderate di pelo. Al femminile: Ugg (ad esempio tricot), stivali da pioggia (come gli Hunter), Moon Boot (i più nuovi sono di vernice o scamosciati). A scaldare le mani ci pensano i guanti in pelle (c’è chi li ha scelti stampa Pucci). Le borse sono solitamente ampie, forse per poter contenere tutto l’occorrente contro il freddo che, pare, presto ci darà una tregua.

Alla prossima maratona fotografica!

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