Serata di alta moda all’Italghisa. Il locale di via dei Gonzaga, in città, domenica è stato letteralmente trasformato in un incantevole giardino segreto dove hanno sfilato le creazioni del giovane stilista Pietro Amendola. Il 28enne, originario di Caserta ma da anni nella nostra città, ha proposto una ventina di abiti di haute couture, un vero e proprio omaggio alla femminilità e alla primavera.
Le ragazze in passerella hanno mostrato le proposte moda per la primavera estate, in bilico tra l’austero e il malizioso. E’ stato un tripudio di trasparenze, gonne corte sopra al ginocchio, ma anche di morbidi abiti lunghi fino ai piedi ed elegantissimi. Grande attenzione è andata ai dettagli: passamanerie, fiori o farfalle si sono posati sui vestiti così come sui sandali delle modelle o sulle acconciature, sopra trame di liuta o su broccati. L’ispirazione è stata vittoriana ad esempio nella scelta di maniche a sbuffo e strutturate. Ma anche anni ’70 per le mises più frivole adatte a tutte le occasioni night and day. Bianco, nero, tabacco, rosa pastello e glicine sono le tonalità predilette da Amendola per le sue creazioni, alcune illuminate da dettagli swarovski.
Infine sono arrivati tanti applausi per il giovane fashion designer che nel cassetto ha un progetto importante: aprire un negozio tutto suo a Reggio con le sue proposte moda. Ha iniziato lavorando per Max Mara e, al momento, fa parte dello staff dell’atelier di abiti da sposa Fiori d’Arancio, sempre in città. Qui realizzata abiti per il giorno del “sì” molto originali, anche colorati, con tessuti insoliti e dettagli luminosi. Originali proprio come la collezione andata in scena all’Italghisa che Amendola ha creato nel suo studio privato con l’intenzione di avere un marchio tutto suo, che esuli dalle creazioni per la sposa.
“Entro fine anno – ci ha infatti raccontato – ho intenzione di uscire con un marchio tutto mio – probabilmente con il mio nome e cognome – e di aprire uno show room qui in città dedicato alle mie proposte di alta moda”. Intanto il successo ottenuto con la sfilata è sicuramente di buon auspicio.
Cristina Fabbri