Stefano Mobili parla con ognuno dei calciatori a sua disposizione e li sprona dal lato psicologico, non avendo, secondo il neo tecnico della SanGiovanniValdarno, nessuno di loro niente da imparare tecnicamente.
Mister, in vista di San Gimignano si attende la svolta..
"Cercheremo – risponde il driver del Marzocco – di portare a casa i primi tre punti della mia gestione. Non sarà facile espugnare il Santa Lucia ma dovremo correre su tutte le palle e, soprattutto, giocare per la squadra. Applicando alla lettera queste basilari regole del calcio, i risultati, di certo, arriveranno. Penso che la Sangio sia in corsa per la D come la capolista San Donato e la Colligiana, a patto che i miei uomini vincano queste sei finali che ci attendono fino al 14 aprile prossimo. Una cosa è certa. Tutti vogliamo evitare le code di giugno, meglio avere il primo posto. I Play-Off, si sa, sono lotterie ed impegnerebbero calciatori, staff e dirigenti oltre il limite. Dobbiamo crederci e lottare fino in fondo."
Interviene Francesco Mocarelli, che ricorda la sfida col coach ai tempi della C2. "Io – dice il centrocampista – ero alle prime armi e giocavo con la Rondinella, lui nel Montevarchi ed in un campionato di diversi anni fa, ora ci ritroviamo insieme con un unico obiettivo. Sì, l'unione fa la forza e tutto lo spogliatoio la pensa come me."
Intanto giunge l'immancabile multa, pur limitata a 100 euro, per un lancio di bottigliette in campo verso Frediani e, soprattutto, una primizia di mercato per il 2013-2014. Il nome è clamoroso, se confermato. Alessandro Spada, prima punta centrale di 24 anni, ex Giovanili del Siena, Santegidiese, Monteriggioni e Scandicci in D, Sangimignano e Castelnuovese in Eccellenza, negli ultimi anni. Il bravo puntero, catanese di nascita ma chiantigiano di adozione, abitando a Gaiole, era già stato contattato dal Direttore Generale azzurro Giuliano Sili ed ora è libero. Infatti, ha lasciato lo Shumen 2010, in serie B bulgara, dopo appena un mese di permanenza, con allenamenti italiani nella Riviera delle Palme, non essendo stato contrattualizzato. Al centro di un caso, con l'allenatore Enrico Piccioni ed alcuni compagni fra i quali Walter Renzi, ex Potenza, Stefano Blaiotta, ex L'Aquila e Matias Ezequel Tatangelo, ex Elpidense Cascinare, addirittura sfrattati dallo stadio Panajot Volov dal presidente Georgi Georgiev, che si è riservato la denuncia per occupazione abusiva, perché in assenza di un regolare tesseramento con la Federazione della Bulgaria.