Missioni mediche in Africa: imbarcati anche due nuclei specializzati pisani

Pisa – Un ospedale da campo, che sbarca via mare. Non si tratta di un gioco di parole: anzi. E’ un progetto assolutamente serio, che ha al centro finalità solidali di assistenza medica; che parte dall’Italia e ha come mèta principale l’Africa (dove le necessità di aiuto, anche emergenziali, certo non mancano); e che vede come coprotagonisti anche due “nuclei specializzati” pisani: il Gcu-Gruppo chirurgia d’urgenza dell’Aop e il Servizio Protezione Civile della Provincia. I quali, in agosto, hanno firmato un accordo di collaborazione su più livelli: prevedendo tra l’altro che uomini e mezzi dell’amministrazione di piazza Vittorio Emanuele possano supportare missioni del Gcu (guidato, come noto, dal professor Giuseppe Evangelista) su scenari d’azione non solo nazionali, ma, appunto, anche internazionali.

Ebbene, l’occasione in tal senso si è materializzata assai presto, come risulta evidente. In questi giorni, un gruppo di operatori pisani ha partecipato, in Sicilia, a un’esercitazione che ha rappresentato, di fatto, la prova generale per le future spedizioni della nave ospedale “Elpis”, gestita dall’associazione omonima (entrambe si chiamano come la dea greca della speranza), alla quale è giunta in dono da un’altra organizzazione umanitaria, “Trapani per il Terzo Mondo” onlus, attiva da anni in particolare sullo scacchiere del Madagascar. “Elpis” – una vecchia imbarcazione messa a disposizione dal Ministero dell’agricoltura e convertita in moderno mezzo di soccorso – è attrezzata con sala operatoria, laboratorio d’analisi e farmacia; e, potendo muoversi agilmente lungo coste e fiumi, è in grado di raggiungere aree non accessibili invece via terra.

Rispetto alle capacità d’intervento del natante, il Gcu svolgerà funzioni integrative, portando esperienze e competenze nell’ambito dì rami chirurgici specialistici, sia con i propri medici, sia con il proprio ospedale da campo, pronto a essere allestito una volta che Elpis avrà raggiunte le zone di destinazione di volta in volta previste. In quella cornice, la Protezione Civile della Provincia, garantirà a sua volta servizi non solo logistici e di sicurezza, ma anche, all’occorrenza, infermieristici e di primo soccorso. “Poter contribuire – dichiara per la stessa Provincia il direttore, Giuliano Palagi – a missioni con cui si potranno portare cure fondamentali a comunità umane in forte stato di bisogno è una grande responsabilità e un’ancor più grande soddisfazione”.

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