Minniti a Prato: “Una realtà di riferimento per tutta l’Italia”

Prato – In tanti tra gente comune e militanti si sono ritrovati a pranzo al circolo Arci di Chiesanuova a Prato, per aspettare insieme ai candidati Pd Antonello Giacomelli e Caterina Bini, al segretario del PD Prato Gabriele Bosi e al sindaco Matteo Biffoni, l’arrivo del Ministro dell’Interno Marco Minniti.

In apertura il candidato Giacomelli ha detto che  “90 milioni di euro convogliati su Prato sono stati possibili grazie al progetto di una squadra, non un caso”. Quanto all’illegalità, “danneggia gli imprenditori onesti e per questo necessita di un fortissimo lavoro di contrasto sui grandi flussi di denaro e non solo sulle piccole realtà. Sempre contro l’illegalità abbiamo appena chiesto alla Regione Toscana di rendere permanente il controllo per sicurezza e dignità sui posti di lavoro. Siamo pronti con questi e altri temi a farci valere. Roma per il bene di Prato”.

Minniti parla di quanto le giornate elettorali siano intense e dense di appuntamenti ma che a Prato non voleva assolutamente mancare anche perché “Prato è una città in cui ci giochiamo una partita importante qui si può costruire anche una convivenza che può produrre una crescita importante.”

Il ministro ricorda le tante e delicate iniziative messe in campo con il sindaco Biffoni, dalle quali è nata una profonda e sincera amicizia e  ha spiegato quanto Prato sia “una realtà di riferimento per tutta Italia, viste non solo le criticità ma anche i programmi  messi  in campo dal Comune e dallo Stato”.
“Sono ben a conoscenza di questa realtà grazie al lavoro costante che il sindaco Biffoni svolge a Roma sia come sindaco che come presidente Anci – ha continuato Minniti – proprio per questo motivo prendo oggi l’impegno davanti a tutti di attivarmi da subito per parlare con chi ha competenza in questo campo, come i vertici della Guardia di Finanza, affinché l’attenzione resti massima su Prato in fatto di uomini, di mezzi e di capacità operative”.

Ai presenti ha poi ricordato l’importanza di questa campagna elettorale, i cui toni sono in alcuni casi troppo accesi, ma rivendica che oggi il partito democratico consegna al Paese un’Italia che rispetto al 2010 era messa molto peggio:  “Orgogliosi di presentare un’Italia migliore di come l’avevamo trovata ed il nostro  compito è impedire che questo Paese possa tornare indietro e fare un passo verso l’ignoto.”
Minniti si è recato poi a Piacenza per far visita ai 5 carabinieri colpiti durante una manifestazione, perché – ha detto nella città laniera – “siamo con tutte quelle persone che hanno a cuore la Costituzione e la Democrazia, valori che oggi abbiamo grazie ai nostri padri ed esprimiamo la vicinanza mia,vostra e del governo alle forze dell’Ordine.”
Infine l’invito ad andare a votare perché le elezioni sono il momento massimo di partecipazione democratica a cui è chiamato il popolo, e a chi è indeciso sull’andare a votare perchè tanto il voto non cambia le cose,ha detto, -“la situazione può cambiare in meglio,in peggio,ma non è vero che non cambi nulla.”

E a questo proposito il Ministro ha parlato di un grande italiano che spiegava ai suoi militanti: “Un partito ha tante cose tra cui programmi e progetti che però devono essere accompagnati anche e soprattutto da quella passione organizzata senza la quale non è possibile essere credibili e convincere nessuno”.

 

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