Entro il 24 di questo mese si paga la mini Imu sulla prima casa. Accade a Reggio Emilia e in tutti comuni della provincia eccetto Casina, Collagna e Rolo. Ed è assalto ai Caf da parte dei contribuenti.
“La gente è disorientata dinnanzi a questo balzello – interviene Margherita Salvioli Mariani, segretaria della Cisl di Reggio Emilia – dapprima la tassazione sulla casa doveva sparire, poi è stata prorogata per tutto il 2013, quindi non c’è stata chiarezza sulle seconde case. Improvvisamente è comparsa la mini Imu: ora i nostri uffici stanno gestendo al meglio la situazione. Mediamente i cittadini pagano dai 40 ai 42 euro ognuno (questo è in virtù delle rendite catastali e degli aumenti deliberati dai Comuni): c’è chi paga di meno e di più. Purtroppo questa imposta sovviene in una situazione già segnata dalla crisi. Siamo consapevoli della necessità della tenuta dei conti, ma diciamo da mesi che è sia giunto il momento di rivolgersi alla tassazione delle transazioni finanziarie, alla lotta al gioco d’azzardo, a un piano per la ripresa… Triplicare la tassazione sulle case nel volgere di pochi anni può mettere in crisi il sistema paese”
Cosa sta accadendo in queste ore al Caf? “Purtroppo il tempo per pagare è davvero poco dato che si è iniziato l’8 gennaio – spiega Barbara Cellato, responsabile Caf Cisl di Reggio Emilia – in meno di 16 giorni solo presso il Caf Cisl di Reggio si trattano 17.000 pratiche. In Italia una tassa che riguarda in Italia 10 milioni di contribuenti”.
Perché in alcuni Comuni si paga e in altri no? “La mini Imu riguarda i Comuni che, nel corso del 2013, hanno innalzato l’aliquota base dell’Imu che era dello 0,4 per cento” I Caf disponevano già delle informazioni base dei contribuenti: ora quanto occorre nuovamente pagare? “E’ un calcolo relativamente semplice – risponde la Cellato – noi calcolando l’Imu prendendo a riferimento l’aliquota base (del 4 per mille), considerando le detrazioni di 200 euro di base, le detrazioni per i figli minori di 26 anni (50 euro a figlio sino a un massimo di altri 200 euro) se ci sono… Quindi si rifà di nuovo il calcolo con l’aliquota maggiorata”.
E sotto i 12 euro (limite fiscale per cui le tasse non si pagavano) cosa succede? “Non vale la regola per cui non si paga: occorre pagare ugualmente e guardare le delibere dei singoli Comuni”. Non solo, da segnalare che “Chi non ha pagato l’Imu nel 2013 perché in possesso della sola prima casa – afferma la Cellato – è bene che verifichi l’aliquota deliberata dal proprio Comune. Se infatti è stato deliberato un aumento sulle abitazioni principali rispetto all’aliquota base del 4 per mille, dovrà pagare la differenza”.
Come si paga? “Il Caf esprime il calcolo – lo facciamo in pochi minuti, ma ci sono molte persone che si stanno rivolgendo ai nostri uffici – e compiliamo il modello F4, dopo di che occorre recarsi in banca o in posta entro venerdì 24 gennaio per effettuare il pagamento”.
Per chi non riuscisse a pagare entro la data fissata “è possibile operare, spontaneamente, il ravvedimento operoso: il contribuente pur con qualche giorno di ritardo paga la mini Imu. A seconda dei giorni di ritardo, sono previste sanzioni maggiorate. Nelle prime settimane la sanzione è minima 0,2% da 1 a 15 giorni di ritardo, per poi passare al 3,75% per un anno di ritardo, ma può arrivare al 30% se non si paga”.