Vincere a Torino è sempre un'impresa. Non stupisce che la Fiorentina ci sia riuscita solo 6 volte in passato, ma per come è arrivata la sconfitta di ieri, la rabbia dei tifosi viola, sempre restii ad accettare risultati negativi nella trasferta di Torino, è lecita. Ieri gli unici scesi in campo per dare tutto e provare l'impresa sono stati: il portiere, viola dalla nascita, Emiliano Viviano, che in più occasioni ha evitato l'imbarcata e la figuraccia, e Cuadrado di rientro da un viaggio transoceanico, per gli impegni della nazionale, che ha tentato in varie occasioni di rendersi propositivo, prima di un calo fisiologico nel secondo tempo. Il rammarico, la rabbia viola aumentano guardando ai risultati della domenica pomeriggio. Alle 20.45, a pochi minuti dalla netta vittoria bianconera, sono scese in campo Lazio e Napoli, dirette inseguitrici della Juventus, che come spesso capita per paura di perdere arrivano ad un pareggio che le allontana dalla vetta. Anche il Milan a Cagliari lascia sul campo della Is Arenas due punti fondamentali, in una gara che il solito Balotelli riesce a riacciuffare nel finale. L'unica squadra di testa che riesce a vincere, oltre ai bianconeri, è l'Inter di Stramaccioni impegnato nel posticipo della sera, che fa un grosso balzo in avanti in classifica ed è a solo un punto dal terzo posto, ultimo utile per la qualificazione in Champions. La classifica parla chiaro: Juventus 55; Napoli 50; Lazio 44; Inte 43; Milan 41; Fiorentina 39. Inutile dire che per la Fiorentina uscire con un risultato utile dallo Juventus Stadium sarebbe stato di vitale importanza. L'illusione della vittoria contro il Parma è già dimenticata e a Firenze l'atmosfera torna ad essere quella cupa di Gennaio, con la sfida di domenica prossima all'Artemio Franchi, contro l'Inter di Stramaccioni, che diventa fondamentale per non allontanarsi troppo dal treno Europa League.
10 Febbraio 2013
Milan, Napoli e Lazio in tilt: rammarico viola
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