Firenze – Stamattina si è tenuto un presidio sotto la sede della Prefettura di Firenze, coadiuvato dall’Usb e dalla coalizione internazionale Sans Papiers migranti e richiedenti asilo e dall’associazione Asahi per portare alla luce dei riflettori le difficoltà e le condizioni in cui versano i migranti. Quasi cento persone, per la maggior parte richiedenti asilo, munite di cartelli e scandendo slogan, hanno fatto presente da un lato, i cambiamenti apportati dal decreto Minnitti e dall’altro, i tempi particolarmente lunghi per ottenere risposte circa la sorte dei migranti stessi. Nel mirino, anche l’alta percentuale di dinieghi alle richieste, ad esempio, di permesso di soggiorno. Per quanto riguarda il cosiddetto decreto Minnitti, sotto accusa i cambiamenti che rendono più difficoltoso, in generale, il riconoscimento del diritto d’asilo e le possibilità di inserimento dei profughi o dei rifugiati nel sistema sociale nazionale. Fra le richieste dei manifestanti, quella di poter consegnare un documento con varie domande e richieste di chiarimenti.
“Da un lato si protesta per la presunta incostituzionalità del decreto Minniti – Orlando – spiegano Aurora Luongo e Erica Massa, dell’Usb – l’iter giudiziario che non prevede la possibilità di appello è troppo limitato per una materia così delicata e che riguarda direttamente i diritti umani. Noi chiediamo che questa forma di vero e proprio apartheid venga cancellata e che i richiedenti asilo abbiamo possibilità di ricorrere in appello come finora è stato e come tutti”.
Il documento è stato consegnato in Prefettura, dove una delegazione dei manifestanti ha avuto un incontro con il viceprefetto Tiziana Tombesi. Uscendo dall’incontro, la delegazione si è detta soddisfatta: “C’è apertura da parte del viceprefetto che si impegna a cercare delle risposte e a collaborare con noi – spiega Luongo – per il momento le nostre tematiche sono state accolte, vediamo come si andrà avanti”.