Firenze – Da alcuni giorni circolava in rete l’invito a radunarsi presso uno stabile di via de Bosis a Peretola, alla periferia di Firenze. L’immobile, destinato ad accogliere i migranti in arrivo e segnalati ad inizio agosto dalla Prefettura di Firenze, è stato circondato dai cittadini che vorrebbero scongiurarne la nuova destinazione d’uso. Dopo la protesta scatta da oggi anche la raccolta firme.
Il presidio “Per dire no al centro d’accoglienza” non solo ha visto una larga partecipazione, ma attraverso i canali social quali il Gruppo “La voce del Quartiere: Piagge Brozzi Quaracchi Peretola” anche i commenti virtuali non sono mancati “Abbiamo paura già adesso ad uscire di casa, lo volete capire?” scrivono gli iscritti al Comitato.
Ad aumentare il malumore sono altri messaggi che non si limitano all’area periferica e sottolineano la scelta degli spazi da adibire a luoghi di accoglienza anche in centro storico “Vivo in una palazzina di categoria A1, in centro ed anche da noi esiste un centro di accoglienza” scrive una ragazza al consigliere Torselli sollevando così il tema dell’individuazione delle location sul tessuto urbano fiorentino. Il capogruppo di FdI replica “Questo stabile non ha alcun requisito urbanistico per ospitare dei residenti. Nel tuo palazzo conosco bene la situazione, ma perlomeno è una residenza! Questi sono degli uffici, delle vetrine… Se si azzardasse uno di noi a farci un’abitazione verrebbe… Arrestato!”.
“Dopo i vari inviti a presentarsi – sottolinea Alessandro, uno dei membri più attivi del Gruppo – Presidente del Quartiere, Assessori, Consiglieri comunali e di quartiere o altro del PD se non ci sono le feste non si fanno vedere. Le risposte rimangano nell’aria. Per me vi dovete vergognare” ed aggiunge “Stiamo organizzando una raccolta firme. Tutti quelli che vorranno aiutarci con la raccolta dal 10 agosto in via de Bosis 27 daremo i fogli stampati per la raccolta dalle 17.00 alle 18.30“.
Presente al presidio il consigliere comunale Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia commenta: “Se questo edificio fosse stato di proprietà di un cittadino qualunque, secondo voi, lo avrebbe potuto trasformare in un’abitazione? O in un ostello? La risposta è semplice: assolutamente no! Eppure tra pochi giorni diventerà un dormitorio per immigrati, un centro di accoglienza per richiedenti asilo. Saranno una trentina, a meno di 10 metri da una scuola materna. E il Comune di Firenze? Finge di non sapere niente… Ma guarda caso l’operazione viene fatta per ferragosto, quando tanti residenti sono in vacanza ed il consiglio comunale è chiuso. Chi non ha niente da nascondere e chi gode del consenso dei cittadini, le cose le fa alla luce del sole, senza paura delle proprie idee. Nardella & C. sono costretti ad agire di nascosto dalla gente, in pieno mese di agosto. Segno che il consenso ormai non è più dalla loro parte. Il 2019 si avvicina. Noi comunque, eravamo presenti, coi cittadini che si sono ritrovati per dimostrare pacificamente ed educatamente il loro dissenso. Il dissenso di un quartiere che è stanco di essere considerato una Firenze di serie B“.