Firenze – Dal primo settembre ad oggi sono stati assegnati alla Toscana 1630 migranti richiedenti asilo, di cui 440 alla provincia di Firenze. In tutto attualmente la regione ne ospita oltre 10mila e la provincia di Firenze 3500 (tra centri straordinari e SPRAR). “Siamo vicini alla saturazione – ha affermato il prefetto Alessio Giuffrida – ed è sempre più difficile far fronte ai nuovi continui arrivi. Per questo rinnovo il mio appello ad enti e istituzioni pubbliche e private: servono posti. Rivolgo il mio invito anche al mondo alberghiero – ha aggiunto il prefetto – La stagione turistica estiva sta per chiudersi e potrebbero esserci molte strutture ricettive interessate a collaborare”.
Il prefetto Giuffrida ha incontrato a Palazzo Medici Riccardi alcuni residenti della zona di Peretola, che nei giorni scorsi avevano inviato un esposto a seguito del collocamento di minori stranieri non accompagnati nell’immobile ex Inps situato in via De Bosis 23. Si è trattato di una delegazione di cinque persone accompagnate dal presidente del Quartiere 5, Cristiano Balli. Alla riunione era presente anche l’assessore Sara Funaro.
I cittadini hanno elencato una serie di problematiche per le quali ritengono che tale scelta, come centro di accoglienza per i migranti, abbia delle controindicazioni. Tra le situazioni lamentate: la criticità della zona sotto il profilo della sicurezza, l’inadeguatezza strutturale dell’edificio, la contiguità con la scuola materna “Carlo Lorenzini”, la vicinanza della RSA “La Cupolina” per persone anziane e deboli. Inoltre hanno segnalato una mancanza di informazione riguardo la predisposizione del centro, che a ha creato a loro avviso una preoccupazione generale nel quartiere.
Giuffrida ha ascoltato le varie osservazioni esposte dai residenti e li ha rassicurati. Sul fronte dell’ordine e della sicurezza pubblica, già in una riunione con le forze di polizia, che si è tenuta la scorsa settimana, è stata disposta un’intensificazione dei servizi di vigilanza nel quartiere, con passaggi frequenti delle pattuglie delle forze dell’ordine, soprattutto in prossimità dell’ingresso del luogo di accoglienza. Per quanto riguarda l’immobile, lo stabile è stato interamente ristrutturato e arredato per essere confacente alla nuova destinazione d’uso. “Un centro – ha spiegato il prefetto – che ha finalità meramente assistenziali nei confronti di 21 minorenni soli. Abbiamo un dovere nei confronti di questi ragazzi che hanno bisogno di tutto il nostro aiuto e sostegno”. Giuffrida ha inoltre dato la sua disponibilità a incontrare nuovamente nei prossimi mesi una delegazione del quartiere per eventuali aggiornamenti.