Firenze – Closing night ricca di eventi quella con la quale l’edizione numero 9 del Middle East Now ha concluso una settimana ricca di sirprese e premiata dall’attenzione e la partecipazione del pubblico. Wajib della regista palestinese Annemarie Jacir ha vinto il premio del pubblico e non è stata una sorpresa considerata l’accoglienza che il pubblico della première del 10 aprile con un applauso lungo molti minuti per un film che riesce grazie a due grandi attori, padre e figlio, e una efficace sceneggiatura a trasmettere le contraddizioni, le frustrazioni, le aspirazioni della minoranza araba in Israele.
Anche Rockabul del regista e musicista australiano Travis Beard, il film che ha concluso il festival, ha ricevuta una lunga ed entusiasta standing ovation. Sulla scena del Cinema della Compagnia, insieme a Travis, anche Yusoof Ahmad Shah, detto “Yo Khalifa”, cantante e leader dei District Unknown , prima band heavy metal dell’Afghanistan e protagonista di Rockabul. I due hanno presentato dal vivo tre pezzi di autentico rap che hanno preparato il pubblico alla visione del film.
Rockabul è la storia di una band di giovani innamorati del rock che progressivamente riescono a farsi conoscere al di fuori dei giri di amici e familiari. La band si chiama District Unknown e si riferisce al fatto che questi ragazzi si trovano a un indirizzo del rock sconosciuto. Già perché suonare la musica dei Metallica o degli Iron Made equivale a fare una scelta che può costare la vita nella capitale afghana. Beard li ha scoperti nel 2009 e ne ha seguito e filmato l’intera carriera fino allo scioglimento, quando i giovani riescono a ottenere visti e borse di studio per andare negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Ma nel frattempo ne hanno passate di tutti i colori in un paese dove il rock è considerato musica satanica dai fanatici religiosi e chi la pratica diventa un bersaglio. Via via che il gruppo, grazie anche all’aiuto e alla consulenza di musicisti come Travis, diventa bravo e conosciuto si moltiplicano i pericoli. Yusoof finisce in galera quando fu improvvisato un concerto in una località lontana dalla capitale. Nonostante tutto, i ragazzi diventano famosi, protagonisti della scena underground di Kabul e partecipano all’unico festival musicale in Afghanistan, il Sound Central.
Dopo un concerto a New Dehli e dopo una discussione sui pericoli ai quali la notorietà li espone (sono stati intervistati anche dalla televisione) i quattro decidono di sciogliersi. Pochi mesi dopo il grande auditorium dell’Istituto Francese in Afghanistan dove si svolgevano i concerti “proibiti” è fatto oggetto di un attacco suicida (un morto e sedici feriti).