Firenze – Per tre mesi il pubblico oltreoceano avrà la possibilità di ammirare le opere del grande genio del Rinascimento. Il 13 novembre il Met, Metropolitan Museum, di New York aprirà una grande mostra dedicata a Michelangelo Buonarroti dal titolo “ Michelangelo: Divine Draftsman and Designer” curata da Carmen C. Bambach direttrice del dipartimento di grafica del MET e considerata tra i massimi esperti dell’artista. Se l’eccellenza nel disegno è il filo conduttore dell’esposizione non mancano alcune sculture in marmo e il primo dipinto in assoluto di Michelangelo, “Il tormento di Sant’Antonio” realizzato all’età di dodici anni quando si trovava nella bottega del Ghirlandaio ed esposto al Met per la prima volta nel 2009.
Sono in tutto 133 i disegni che saranno esposti al Met, tra questi anche una recente attribuzione, un foglio datato intorno al 1530 e proveniente dalla collezione dello Städel Museum di Francoforte, oltre al cartone preparatorio per l’affresco della Crocifissione di Pietro della Cappella Paolina e lo studio per il monumento funebre di papa Giulio II in San Pietro.
Ci sono voluti otto anni per organizzare questa mostra e per coordinare tutti i prestiti che arrivano da quarantotto musei ed istituzioni pubbliche e private d’Europa e Stati Uniti, tra cui le italiane Gallerie degli Uffizi, il Bargello, Casa Buonarroti, il Museo di Capodimonte a Napoli, La Biblioteca Vaticana e la Fabbrica di San Pietro del Vaticano, un ruolo di primo piano quindi per l’Italia da cui provengono oltre una cinquantina di opere.
Attorno alle opere grafiche del grande maestro, tra cui ad esempio la serie completa dei disegni creati per Tommaso de’ Cavalieri e ricordiamo il bellissimo disegno di Studi per la Sibilla Libica per la Volta della Cappella Sisitina datato 1511-1512 circa e conservato proprio al MET vengono esposte anche opere di collaboratori di Michelangelo come Daniele da Volterra e Sebastiano del Piombo, dal Museo Bonaccorsi di Macerata un ritratto su cuoio attribuito a Federico Zuccari che raffigura l’artista nella posa della scultura del Mosè e dal Bargello due sculture non finite l’Adamo/David e il Bruto.
La mostra che si annuncia come uno degli eventi artistici più importanti della stagione invernale, rappresenta senza dubbio una rara occasione per veder riuniti insieme un numero così ampio di disegni del maestro, alcuni dei quali solo raramente vengono esposti per evitare i danni prodotti dalla luce, sarà aperta al pubblico fino al 12 febbraio 2018.