Firenze – Enrico Fermi insegnò nell’Ateneo fiorentino, tenendo corsi di Fisica matematica e Meccanica razionale per gli anni accademici 1924-25 e 1925-26. Un volume, pubblicato dalla casa editrice dell’ateneo Firenze University Press in concomitanza con il 60° anniversario della scomparsa dello scienziato, ricorda la breve ma intensa presenza a Firenze del futuro Premio Nobel per la Fisica (il riconoscimento gli fu assegnato nel 1938).
Il testo – “Enrico Fermi a Firenze”, a cura dei docenti Roberto Casalbuoni, Giovanni Frosali, Giuseppe Pelosi, realizzato con il finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – sarà presentato in un incontro alla Scuola di Ingegneria mercoledì 17 dicembre (ore 9,30 – via di S. Marta, 3 Firenze) con la partecipazione del rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi, Renato Gordini (Ente Cassa di Risparmio di Firenze), Renzo Capitani (presidente della Scuola di Ingegneria), e Roberto Casalbuoni, docente emerito dell’Ateneo.
Interverranno Giulio Peruzzi (Università di Padova) e i docenti dell’Ateneo fiorentino Giuseppe Pelosi e Massimiliano Pieraccini.
Nel volume, che ricostruisce una fase della vita dello scienziato e inaugura una collana di pubblicazioni associata alla rivista “il Colle di Galileo”, vengono riprodotte – su concessione degli eredi e della Temple University (Philadelphia, Pennsylvania, USA), che detiene una copia del manoscritto originale – le lezioni di Meccanica razionale, tenute da Fermi agli studenti di Scienze e del biennio propedeutico agli studi di Ingegneria. Il periodo fiorentino dello scienziato fu segnato anche dalla pubblicazione della nuova teoria che descrive una grande famiglia di particelle, dette oggi “fermioni” (Statistica di Fermi) e che è stata la base, fra l’altro, della fisica dei semiconduttori e quindi dell’elettronica moderna.
Foto: Enrico Fermi nel 1926, nel cortile dell’Istituto di Fisica di Arcetri. E’ il primo a destra.