Firenze – “Siamo molto soddisfatti per l’approvazione in Consiglio Regionale della legge sui prodotti a chilometro zero e di filiera corta nella ristorazione scolastica. Abbiamo seguito tutto l’iter della legge e proposto suggerimenti ed emendamenti generalmente accettati, chiedendo che si desse valore al rapporto diretto con i produttori agricoli locali, e la filiera corta è stata inserita addirittura nel titolo della legge. Siamo convinti che i progetti pilota per l’inserimento dei prodotti toscani di qualità nelle mense come strumento per un’educazione dei bambini alla conoscenza del cibo e della sua importanza culturale ed ambientale potranno essere di aiuto al consolidamento di politiche orientate alla qualità dei pasti e al rafforzamento e all’estensione delle buone produzioni agricole dei nostri territori.
Le aziende pubbliche che aderiscono a Confservizi Cispel Toscana hanno avviato da anni una politica che si fonda su questi asset. Siamo dunque pronti a partecipare ai bandi che la Giunta Regionale predisporrà per finanziare i progetti e interessati allo sviluppo del dibattito sulla qualità della ristorazione scolastica, che ha visto pochi giorni fa il Sindaco di Firenze ipotizzare a questo scopo il ritorno in house del servizio della ristorazione scolastica nel Comune di Firenze”.
Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, e Filippo Fossati, amministratore unico di Qualità e Servizi, commentano la legge regionale, approvata in Consiglio, che prevede un milione di euro nel biennio 2020- 2021 per promuovere il consumo di prodotti agricoli toscani, della pesca e dell’acquacoltura, nei servizi di refezione scolastica in nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado.
Foto: Alfredo De Girolamo