Firenze – Sono stati poco più della metà della media annuale degli ultimi dieci anni gli incendi boschivi registrati nel corso del 2020: un totale di 242 rispetto alla media di 412 eventi annuali del decennio 2011-2020. Ancora più marcato il calo per quanto riguarda la superficie boscata: 209 ettari nel 2020 rispetto alla media decennale di 840 ettari.
Appena l’1,6% degli incendi boschivi del 2020 ha causato il 60 per cento della superficie boscata percorsa dal fuoco nell’intero anno. Si tratta di 3 incendi che nelle province di Grosseto, Livorno e Lucca hanno coinvolto una superficie boscata tra i 20 e i 50 ettari e un incendio di 51 ettari sviluppato nel comune grossetano di Civitella Paganico.
Sono questi due dei molti dati emersi durante la presentazione della campagna antincendi boschivi 2021 illustrata dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi insieme a Paolo Masetti sindaco delegato per la protezione civile di ANCI Toscana e ANCI Nazionale, Fabrizio Di Liberto, referente regionale per AIB dei Vigili del Fuoco, Marina Marinelli, comandante regionale Carabinieri Forestali, rappresentanti del Coordinamento volontariato toscano e della Croce Rossa Italiana, sezione AIB.
Nei restanti 238 incendi boschivi (pari al 98% del totale) la superficie boscata bruciata è stata sempre contenuta entro i 20 ettari grazie anche alla prontezza di intervento delle squadre e della flotta dell’Organizzazione regionale AIB.
Per quanto riguarda l’anno corrente, il 2021, da inizio anno al 31 maggio si sono registrati 88 incendi boschivi estesi su una superficie boscata stimata al momento in 77 ettari. Una decina in tutto gli eventi superiori ai 2 ettari.
Si tratta di dati inferiori alle medie di riferimento dell’ultimo decennio sia per quanto riguarda il numero di eventi che per la loro estensione.
L’attività di lotta attiva risulta concentrata nei mesi di marzo e aprile. A causa delle condizioni meteo climatiche caratterizzate da scarse precipitazioni e presenza di ventilazione, il livello di rischio di sviluppo per gli incendi boschivi si è innalzato in particolare a partire dal 20 marzo, giorno in cui è stato istituito il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale, terminato poi a fine mese.
L’app “Cittadino informato”
Scaricabile gratuitamente per sistemi IOS e Android, l’app istituita da ANCI Toscana è attiva già da alcuni anni per i Comuni toscani. Le funzioni principali sono:
- notifica ai cittadini dello stato di allerta emesso dalla Regione Toscana per i vari rischi
- possibilità di inviare comunicazioni da parte dei Sindaci in caso di emergenza
- possibilità di rendere visibili sullo smartphone gli elementi principali dei piani di protezione civile, quali gli elementi di rischio del territorio (frane, aree alluvionabili), le aree sicure più vicine in caso di emergenza
- diffonde informazione di pubblica utilità dei consorzi di bonifica e delle aziende del servizio idrico
Le principali novità dell’app per il 2021 sono due:
- la possibilità per ogni utente di ricevere le informazioni non solo per i comuni preselezionati ma in base al riconoscimento della posizione: in questo modo le informazioni vengono aggiornate anche spostandosi tra comuni diversi
- da Giugno 2021 viene comunicato anche il rischio di sviluppo e propagazione degli incendi boschivi sulla base del “Bollettino incendi boschivi” diramato dalla Regione; i livello di rischio saranno identificati per ciascun Comune con appositi “codice colore” già in uso per la protezione civile: basso(verde); medio (giallo); alto (arancio); molto alto (rosso). E’ un modo per richiamare l’attenzione dei cittadini a evitare comportamenti che possono rappresentare un pericolo nei boschi e in campagna
I costi dell’attività di spegnimento
Gli indicatori individuati permettono di definire in modo analitico il costo di spegnimento legato all’impiego delle diverse componenti dell’Organizzazione regionale AIB. Ad esempio, nel caso dell’incendio boschivo che ha interessato il Monte Serra nel settembre 2018, il costo complessivo è stato pari a 2.783.000 euro.
La metodologia permette anche di stimare il costo medio di spegnimento sostenuto nell’arco di un anno solare.
Per il 2020 è risultato un costo medio per singolo incendio di 6.015 euro e un costo totale annuo stimato in 1.455.600 euro. L’incendio più rilevante del 2020, quello di 51 ettari a Civitella Paganico che ha avuto un costo di estinzione calcolato in oltre mezzo milione di euro.