Reggio Emilia – In passato ho già scritto qualcosa sul Movimento Pugwash e sull’Unione Scienziati Per Il Disarmo (USPID). Brevemente: L’USPID è un’associazione di scienziati e ricercatori costituita nel 1982 con l’obiettivo di fornire informazione e analisi su controllo degli armamenti e disarmo e sui costi umani dello sviluppo e della diffusione degli armamenti. I membri dell’USPID ritengono che questo compito sia un imperativo morale e di responsabilita’ sociale degli scienziati. Dell’USPID ha fatto parte, fin dalla fondazione, il grande fisico Edoardo Amaldi. Io faccio parte del Consiglio Scientifico.
Il Pugwash è una organizzazione non governativa, con sedi a Roma, Ginevra, Londra e Washington,il cui scopo principale è quello della risoluzione pacifica dei conflitti attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. Le Conferenze del Pugwash hanno riunito,anche nel lungo periodo della Guerra Fredda,, scienziati di alto livello provenienti dai vari Paesi, uniti dalla opposizione al riarmo nucleare e dalla ricerca di soluzioni alle minacce alla sicurezza globale ..L’organizzazione prese il nome dal villaggio di pescatori dPugwash, nella Nuova Scozia, in Canada, dove nel 1957 si tenne il primo incontro per la sua fondazione.
Lo spunto che permise la nascita della Conferenza di Pugwash fu il manifesto redatto nel 1955 da Albert Einstein e Bertrand Russell, per convincere i governanti del mondo a valutare l’impatto di una guerra atomica nei confronti dello sviluppo della civiltà umana.
Membri dell’USPID partecipano alle Pugwash Conferences on Science and World Affairs. Al movimento Pugwash, del quale allora era Segretario Generale,il fisico Francesco Calogero (anch’egli membro del CS dell’USPID), e congiuntamente al fisico J. Rotblat, che fu anche uno dei firmatari del Manifesto Russell-Einstein e cofondatore del Pugwash, è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 1995 .
Interessante è il recente Rapporto sul Meeting del Pugwash sulla sicurezza in Afghanistan (Qatar, 2-3 maggio), preparato da Paolo Cotta Ramusino , attuale Segretario Generale del Pugwash e membro del CS dell’ USPID.
I Talibani stessi a Doha, la capitale del Qatar, hanno avuto un ruolo importante nell’organizzazione del Meeting. I Talebani hanno scelto per il loro ufficio politico Doha nel Qatar perché ritengono che questo stato garantisca una neutralità.
Tutti i partecipanti si sono trovati d’accordo sulla necessità di porre fine al conflitto in Afghanistan. Dalla pace dipenderà lo sviluppo del Paese.
Ecco alcune delle conclusioni a chiusura del Meeting.
– La protezione dei civili deve essere una priorità, ma non c’è accordo su chi porta le principali responsabilità per le perdite nella popolazione. Anche il ruolo delle forze straniere presenti in Afghanistan e la loro responsabilità nelle morti dei civili viene valutata in modo differente dai partecipanti al Meeting. – – – C’è invece un accordo generale sulla necessità che le forze straniere debbano lasciare il Paese al più presto. Alcuni ritengono che ci dovrebbe essere un accordo tra le componenti politiche afghane prima della loro partenza.
– Ogni tipo di discriminazione contro partiti o gruppi politici afghani, in particolare contro i Talebani, sarebbe un ostacolo al processo verso la pace. In particolare, i prigionieri politici devono essere rilasciati.
– Il valore dell’educazione, sia degli uomini, sia delle donne, è stato sostenuto da tutti I partecipanti.
– Corruzione, produzione e commercio di droghe sono tra i più seri problemi dell’Afghanistan.
– Sulla struttura del sistema politico le opinioni sono differenti, ma c’à un generale accordo sul fatto che il governo dovrà essere islamico, che nessun partito dovrà avere il monopolio del potere e che nessuna minoranza dovrà essere discriminata.
– Il modello del cosiddetto Stato Islamico è lontano e dalle tradizioni e dai desideri del popolo afghano.
– Gli stati vicini non devono interferire con gli affari interni del Paese, ma i rapporti con essi e la cooperazione devono essere rafforzati.
– E’ vitale che le comunicazioni tra i vari partiti e gruppi siano mantenuti vivi, anche a livello non ufficiale; . secondo alcuni partecipanti, sarebbero opportuni anche incontri diretti tra i Talebani e il Governo.
– L’incontro del 2-3 maggio dovrebbe essere seguito da altri incontri in modo da sostenere il processo di pace. Il Qatar, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali non governative, come il Pugwash dovrebbero continuare a supportare il processo di pace.
Questo Meeting è stato ritenuto importarne, tanto che il New York Times del 6 maggio gli ha dedicato un editoriale. Ne riporto alcune righe:
“The talks between representatives of the Afghan government and the Taliban in Qatar over the weekend were a breakthrough of sorts. (…) That is largely because the Taliban still refuse to have a formal dialogue with the Afghan government. Nevertheless, the weekend meetings involved top representatives of the Taliban as well as important government figures and allies, including members of Afghanistan’s High Peace Council, which was founded by former President Hamid Karzai to negotiate with the Taliban. President Ashraf Ghani of Afghanistan deserves considerable credit for making the meetings happen and for being interested in reconciliation. (…) The tone of the meeting offered a sense of promise. The government’s side included several women, and one told The Journal that she found the Taliban surprisingly forthcoming with all the delegates.”
Non mi risulta invece che i media italiani abbiano passato questa notizia. Inoltre osservo che la recente richiesta di Obama al nostro Governo, di non completare il ritiro dei militari, non vada nella direzione auspicata da tutti i partecipanti al convegno del Pugwash.
Foto: www.senzasoste.it
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