Mediterraneo: a Prato il racconto nuovo del “continente liquido”

Prato – Dal 3 al 6 maggio a Prato si svolgerà la Mediterraneo Downtown”, il primo festival italiano sul Mediterraneo contemporaneo, di cui ANSAmed è media partner, promosso  da COSPE onlus, Comune di Prato e Regione Toscana in collaborazione con Libera, Amnesty International e Legambiente Italia. 

Il festival vuole offrire il suo piccolo contributo a generare un racconto nuovo e condiviso del continente liquido, come lo definiva Braudel, ovvero di quel mare che abbraccia Europa, Africa e Asia. Un racconto che nasce dall’osservazione degli altri ma anche guardandosi allo specchio. Un racconto certo fatto di inquietudine ma anche speranza.

Non mancheranno ospiti  internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema, teatro e musica, inoltre quest’anno  “Mediterraneo Downtown” durerà  quattro giorni invece di tre e tutti gli eventi si concentreranno nel centro storico della città e, tempo permettendo, tanti incontri saranno all’aperto.
I libri verranno presentati nello spazio libreria gestita quest’anno dalla Libreria Rinascita, allestita sotto i portici di piazza del Comune. Tra i tanti titoli dedicati all’area mediterranea, saranno presentati i libri della collana mediterranea de Il Manifesto con i curatori e l’autore di “Il diritto (non ci salverà), di Patrizio Gonnella; il libro sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze sociali “Effetto serra, effetto guerra” di Grammenos Mastrojeni con l’autore e la partecipazione di Edoardo Zanchini vice presidente di Legambiente; il libro di Deniz Yücel, corrispondente tedesco detenuto per un anno nelle carceri turche “Ogni luogo è Taksim”, presentato dal giornalista Murat Cinar, in assenza dell’autore che non può lasciare la Turchia e, infine “Cronache infedeli” dello storico corrispondente Rai, Flavio Fusi intervistato da Paolo Ciampi. Piazza Santa Maria in Castello sarà, invece, la cornice in cui i narratori racconteranno in meno di un’ora, le città che conoscono meglio o che amano di più, e conosceremo attraverso le loro parole,i gesti e i ricordi, cinque città mediterranee: Istanbul, Odessa, Napoli, Il Cairo e Prato.

Giovedì 3 maggio nella  giornata mondiale della libertà  di stampa, l’incontro organizzato in collaborazione con Fnsi e Usigrai, valido per i crediti giornalistici dal titolo “Quanto costa la libertà”?, con tanti giornalisti italiani a confronto per raccontare le difficoltà che si incontrano in quei paesi per cercare di riuscire a mantenere una stampa libera e indipendente.
Tanti gli appuntamenti dedicati alle migrazioni: si comincia con “Accoglienza a confronto” in cui si raccontano e si analizzano diversi modelli di accoglienza in Italia e in Europa (venerdì 4, ore 11.00, sala del Consiglio comunale) agli  “Gli invisibili” e a “ Che fine fanno i bambini”, per riflettere su ciò che accade ai minori stranieri non accompagnati che arrivano in Europa, attraverso i numeri, le  leggi ma anche con le loro storie di varia umanità.
In collaborazione con la Fondazione Meyer, anche quest’iniziativa  è valida per i crediti giornalistici. (venerdì ore 14.30, Palazzo Pretorio). Ai minori migranti dedicati  anche altri due momenti del festival: la mostra multimediale che si terrà dal 3 al
6 maggio a Palazzo Pretorio “Bambini, storie di viaggio e di speranza” e una lettura tratta dalle storie raccontate nella mostra, raccolte da Valerio Cataldi giornalista Rai e presidente dell’Associazione Carta di Roma.

“Un mare di cultura” racconta  le  esperienze di progetti culturali che uniscono le sponde del Mediterraneo  e quindi gli habitat e le nuove economie, le testimonianze al femminile nei nuovi linguaggi giornalistici del Mare Nostrum. Al via anche quattro mostre che accompagneranno il festival legate dal tema comune del cambiamento delle identità,ed infine gli spettacoli,con una non stop di concerti per tutti i gusti, che si terranno dal tramonto all’alba.

“È vero che Prato è una città che non si affaccia sul mar Mediterraneo – così il Sindaco di Prato Matteo Biffoni alla conferenza di presentazion, presente anche l’assessore alla cultura Simone Mangani – ma qui più che altrove si incrociano lingue, usi e costumi  diversi. Siamo contenti che per il terzo anno consecutivo una manifestazione ricca di eventi e unica nel suo genere si svolga a Prato. E sono particolarmente orgoglioso perché siamo riusciti a prolungarla di un giorno e con tante novità, che potremmo dire che siamo all’iniziativa zero.”

“Il nostro Festival è un piccolo contributo a generare un racconto comune e nuovo del continente liquido, come lo chiama Braudel. Guardare gli altri per guardarci allo specchio”, ha spiegato ai giornalisti Raffaele Palumbo direttore artistico di “Mediterraneo Dowtown”, prima di parlare dei numerosi appuntamenti e delle novità dell’edizione 2018. Tutto il programma è visibile su https://bit.ly/2p8F8r5
e  http://mediterraneodowntown.it/
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