Montepulciano – Cento prime pagine di giornali, da Repubblica a El Pais, dal Corriere della Sera a Le Monde, sulla più stringente attualità, stampate su 11 colonne, calano dall’alto del Teatro Poliziano di Montepulciano (Siena), per la prima mondiale di Icarus , l’opera lirica su terrorismo e media, di David Blake e Keith Warner.
Lo spettacolo ha inaugurato ieri, 15 luglio, il 41esimo Cantiere internazionale d’arte e sarà replicato questa sera sempre al Poliziano (50 spettacoli fino al 31 luglio in varie località della cittadina toscana). Le colonne al centro delle prime scene si muovono sul palco e rappresentano i luoghi dove i protagonisti dell’opera – con una produzione internazionale – si aggirano per raccontare le proprie storie.
Interprete principale la giornalista (la mezzosoprano Verena Gunz) che sta scrivendo un articolo, in una terra devastata dalla guerra, su di un ostaggio (tenore), suo ex-marito, tenuto in prigionia da due uomini (baritono e basso) e vive un terribile dilemma: raccontare la morte di un uomo durante un conflitto o salvargli la vita? “Icarus” è invece un’immensa scultura creata dalla partner della protagonista, metafora dell’idealistica aspirazione politica di uno dei sequestratori. L’ostaggio si rivela essere non una vittima innocente, bensì un agente segreto britannico.
Non esiste lieto fine in questa vicenda perché la giornalista sarà uccisa. Prima dell’apertura il maestro Bӧer ha invitato il pubblico a un minuto di silenzio dedicati ai tragici fatti di Nizza. Il Cantiere prosegue fino al 31 luglio con 50 spettacoli, tra opere liriche, teatro e concerti di musica classica.