Diceva il regista Nanni Moretti in un suo famoso film: “Le parole sono importanti”. Il Mauriziano non è “al degrado”, al contrario di ciò che alcuni esponenti politici di minoranza amano dire oggi.
Non è lo è, così come – solo ieri l’altro – la stazione Mediopadana non era “un fallimento annunciato”, altro ritornello ripetuto per mesi come un mantra autolesionista. Di esempi del genere questa città è piena. Certi personaggi interpretano il fare opposizione consiliare passando anni a raccontare dei disastri prossimi venturi, a predire sventure, poi quando queste non si realizzano… si passa oltre, senza avere nemmeno l’umiltà di ammettere – per esempio – che la stazione Mediopadana è un successo, voluto fra gli altri dall’Amministrazione comunale, contro chi ne sottolineava “l’inutilità”, se non la sua “dannosità”.
Con smemoratezza squisita alcuni passano, in un colpo solo, dal criticare ferocemente un’opera al sottolinearne (una volta realizzata e funzionante) la sua centralità, per poi concludere che “…bisogna fare di più e meglio per supportarla”; in un balletto nel quale recitare una, due, tre parti – diverse e in netto contrasto l’una con l’altra – pare essere lo sport preferito di chi finge di non ricordare nemmeno (se non conviene) le parole pronunciate il giorno precedente.
Il Mauriziano è un bene monumentale gestito dall’Amministrazione comunale, i locali non hanno bisogno di particolari interventi strutturali. Un bene sul quale si sta investendo e lavorando già oggi, per risolvere alcune criticità, ma tutt’altro che chiuso o in dissesto.
Oggi è il Mauriziano è chiuso in quanto manca il certificato antincendio rilasciato dai Vigili del Fuoco, poiché non hanno considerato congruo il luogo in cui è stato posizionato il contatore del gas. Sono stati inseriti 80mila euro a bilancio per sistemare questo aspetto, e per completare altri lavori che potevano sollevare incertezze e problemi sul tema agibilità/sicurezza: installazione rilevatori antifumo in tutte le stanze, sistemazione degli idranti, modifica di una porta perché possa essere utilizzata a spinta verso l’esterno come via di fuga prevista dalla legge, realizzazione di un bagno per disabili. Inoltre sistemazione delle bocchette esterne dell’acqua, utili ai VVFF in caso di incendio. Il progetto con questi lavori che dal punto di vista tecnico sono da considerarsi di piccola entità è al vaglio della Soprintendenza, che ovviamente valuta con grande attenzione qualsiasi tipo di intervento possa riguardare un bene storico/monumentale di tale portata. Una volta ottenuto il nullaosta dalla Soprintendenza, seguiranno circa un mese di lavori, poi il Mauriziano verrà riaperto.
Sono inoltre a disposizione circa 10mila euro, donati dall’atelier ViadeiDuegobbi per procedere al restauro di alcuni degli affreschi contenuti nelle stanze del Mauriziano. Anche in questo caso, siamo nella condizione di procedere, non appena apriremo il cantiere dei lavori sopraindicati.
Nessuna visita guidata, o manifestazione, o attività culturale verrà bloccata nelle prossime settimane, poiché il servizio tecnico del Comune ha dato piena disponibilità a garantire sotto la propria responsabilità tali eventi estemporanei.
Quando si parla di Mauriziano invito però a ricordare che non si tratta di un bene monumentale calato nel deserto, ma è collocato in un parco di pregevole valore paesaggistico e ambientale, curato da volontari del verde e dall’associazione “Il Gabbiano”, in collaborazione con diverse altre associazioni del quartiere e della città.
Non è un caso che proprio ieri si sia tenuta lì una manifestazione chiamata “Nell’orto con l’Ariosto” che ha visto la presenza di circa 2.000 persone e almeno una ventina di attività di animazione che si sono alternate in tutta la giornata. Nei mesi scorsi e nei prossimi mesi si terranno e sono già state programmate tante altre attività simili, sempre molto frequentate dalle famiglie, dai bambini e dai cittadini del quartiere. Se il Mauriziano fosse davvero un luogo degradato, non saremmo di certo nelle condizioni di promuovere, sostenere, patrocinare iniziative del genere.
E’ stata inoltre prevista una cifra a bilancio di 50mila euro per la messa statica della casa colonica prospiciente al bene monumentale, al centro di attività di animazione ambientale, sociale, educativo che partono dal Mauriziano e grazie al percorso del parco del Rodano si mettono in relazione con almeno altri 3 quartieri della città.
L’investimento complessivo previsto sul Mauriziano è quindi di 140mila euro: stiamo aspettando i permessi che devono essere rilasciati per partire coi lavori e procederemo.
Rispetto ai beni culturali e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico mi limito a un breve riassunto delle azioni svolte in meno di due anni: 1) è stato riqualificato e riconsegnato alla città il teatro Ariosto; 2) nei prossimi mesi sarà completato il sipario del medesimo teatro, i cui lavori di restauro sono già cominciati; 3) è previsto 1 milione di euro di investimenti sul palazzo dei Musei civici; 4) questa Amministrazione ha avviato il percorso di riqualificazione dei Chiostri di San Pietro per un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro; 5) dopo la sistemazione della sala ragazzi è prossimo a decollare il progetto di riqualificazione funzionale della biblioteca Panizzi; 6) col via libera da parte del ministero della Cultura alla progettualità del ducato estense siamo nelle condizioni di intervenire su villa e parco ducale a Rivalta, proseguendo il lavoro di recupero avviata in questi anni; 7) grazie alla collaborazione coi privati abbiamo appena presentato l’importante donazione delle opere d’arte della mostra “Novanta artisti per la bandiera”, che dà il la all’ampliamento del museo del Tricolore in piazza Casotti.
Partendo da questi fatti lavoreremo sul Mauriziano, per renderlo sempre più vivo e fruibile in collegamento con il campus universitario davanti al quale si affaccia e in connessione col parco del Rodano retrostante, nell’ottica di uno sviluppo sul fronte culturale, didattico e di valorizzazione ambientale.