Firenze – Coraggio della discontinuità. Tra i messaggi che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato oggi dalla tribuna della presentazione nazionale dell’Expo 2015 c’è anche il richiamo a rifarsi alla lezione di tutti coloro che nel passato hanno portato la loro ricerca “oltre i confini conosciuti”: “Bisogna guardare al futuro senza nostalgia per esperienze ormai superate”, ha detto il Capo dello Stato in un discorso che ha sottolineato l’importanza dell’evento che propone “un modello a livello internazionale di buone pratiche”.
In particolare, Mattarella ha individuato quattro parole chiave che caratterizzano l’Expo 2015: bellezza, saper fare, innovazione, vivaio. Sono parole che si riferiscono al paesaggio agricolo italiano, “qualcosa di inimitabile”, ma che a volte è caduto nelle mani di una sfruttamento cieco e senza futuro di aree importanti come la Terra dei Fuochi. Abbiamo “una grande responsabilità” e il compito deve essere esercitato “con il massimo impegno” perche’ quella dell’Expo è “una sfida che non può andare delusa”, ha sottolineato.
Guardando al grande tema del cibo e dell’alimentazione, al centro dell’Expo 2015, il Presidente ha enfatizzato l’impegno di tutti per contrastare il dramma della fame, sottolineando come in parallelo all’evento si sta svolgendo una riflessione “in grado di far nascere nuove intenzioni e nuove idee più aderenti a un mondo di uguali”.
Nella seconda giornata consecutiva dedicata alla presentazione nazionale di Expo In Palazzo Vecchio, l’inziativa “Il Paese nell’anno delle’Expo” è stata aperta dall’intervento del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha salutato per primo, interrompendo il suo intervento, l’ingresso nel Salone dei Cinquecento di Emma Bonino. I presenti hanno risposto con un applauso per salutare l’ex Commissario europeo. Erano presenti tra gli altri i ministri Gentiloni, Martina, Galletti e Boschi.