Siena – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del 781° anno accademico dell’Università di Siena. Il Capo dello Stato è stato accolto dal rettore dell’Ateneo Francesco Frati, che attraversando il Chiostro della Basilica di San Francesco, lo ha accompagnato nella suggestiva Cripta della Basilica, nuovamente dedicata, dopo la ristrutturazione, alle attività universitarie.
Qui la cerimonia, alla presenza delle autorità civili e accademiche, tra le quali anche i rettori delle altre università toscane, si è aperta con l’Inno di Mameli eseguito dal Coro dell’Accademia musicale Chigiana, accompagnato dall’Orchestra da camera dell’ Istituto Rinaldo Franci, diretti dal maestro Lorenzo Donati, e con l’Inno dell’Ateneo eseguito dalla comparsa storica dell’Università.
«Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vi sono, come è noto, sei grandi missioni – ha detto Mattarella – la quarta riguarda l’università e la scuola, con l’obiettivo di accrescere l’offerta universitaria, di farne aumentare la qualità, di ampliarla, accompagnata – questa – anche da una destinazione di risorse in misura rilevante per l’università. Questo perché è indispensabile, per lo sviluppo del Paese, per il suo rilancio attraverso questo piano, il ruolo delle università. È indispensabile quindi accrescerne possibilità, strutture, interventi e ambiti per far crescere nel nostro Paese il livello culturale, il numero di laureati e la consapevolezza dell’importanza della competenza e della scienza”.
Il rettore è poi intervenuto su un’eccellenza di ricerca dell’Ateneo, quella delle scienze della vita, «che ci rende protagonisti sul piano internazionale. Siena è una terra di vaccini da quando Achille Sclavo fondò l’omonimo istituto e Albert Sabin venne proprio qui a produrre quello anti-polio. Le ricercatrici e i ricercatori di oggi sono suoi eredi”.