In Italia diventare mamma e continuare a lavorare è in molti casi ancora difficile: il 30% delle donne occupate lascia l’impiego dopo la gravidanza. Il dato emerge dall’ultima indagine dell’Istat, che mette in luce diversi aspetti problematici del binomio maternità e lavoro: tra le donne nate dopo il 1964, che dovrebbero rappresentare la fascia più attiva dal punto di vista professionale, il 25% è senza occupazione perché ha deciso di licenziarsi dopo avere avuto uno o più figli. Tra i tanti aspetti critici ci sono l’assenza di politiche adeguate di sostegno, la difficoltà a conciliare famiglia e lavoro, il congedo di paternità praticamente inesistente, la precarietà lavorativa.
Eppure le donne-mamme non perdono efficienza e produttività, al contrario. Se ne parlerà giovedì 26 ottobre alle 18 nella sala convegni del Banco San Geminiano e San Prospero, in via Roma 4 a Reggio, nell’incontro gratuito organizzato dall’associazione EWMD e intitolato “Vita e lavoro. Addio conciliazione, benvenuta sinergia”. Protagonista sarà Riccarda Zezza, imprenditrice, scrittrice e ideatrice del metodo MAAM (Maternity As A Master): si tratta di un progetto che, attraverso il concetto di “leadership generativa”, sfida uno degli stereotipi più dannosi per l’economia del 21esimo secolo, e cioè quello che rende la maternità una ragione di crisi per l’occupazione femminile.
Il metodo MAAM è diventato un percorso digitale per donne in congedo di maternità, cui ad oggi hanno aderito molte grandi aziende. Sta coinvolgendo più di duemila persone in Italia e nel mondo, cui viene offerta la possibilità di trasformare un periodo molto delicato in un vero e proprio motore di energie e di competenze. Funziona così: l’azienda propone l’accesso al percorso MAAM ai collaboratori che stanno per diventare genitori e il programma li accompagna aiutandoli a mettere a frutto il potenziale di questa fase della vita, inteso come miglioramento di capacità quali l’ascolto, la gestione del tempo, la creatività.
I primi risultati dimostrano che la partecipazione a MAAM rende le donne più motivate e più consapevoli delle proprie risorse e competenze, più propense a mettersi alla prova in ambito professionale al termine del percorso. Proprio come al rientro da un corso di formazione. Partendo dalla convinzione che “la maternità è come un master”, nell’incontro del 26 ottobre la Zezza parlerà della possibilità di collegare vita e lavoro in modo rivoluzionario: “Nella vita di tutti i giorni si nascondono risorse di valore, e non vederle equivale a buttarle via. Scoprirle, riconoscerle e valorizzarle mette invece a disposizione delle aziende un bacino inesplorato di competenze preziose per la produttività e l’innovazione”.
Zezza è stata manager in grandi aziende in Italia e all’estero. Oggi è amministratrice unica della start up innovativa che distribuisce la piattaforma digitale di MAAM per le aziende sul mercato italiano e internazionale. È socia ad honorem del Cesvi, presidente di Piano C e di Fellow, la più grande comunità internazionale di imprenditori sociali innovativi.