Pisa – Gli utili delle quote di Toscana Aeroporti ancora in mano alla Regione a beneficio del territorio pisano ed in particolare del sistema universitario, così come avvenne nel 2014 quando parte del ricavato della cessione delle quote regionali della società fu destinata alle Università pisane.
A lanciare l’idea è stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, partecipando alla presentazione del nuovo Masterplan dell’aeroporto Galilei, ha proposto di “ridare a Pisa i frutti del successo del sistema aeroportuale toscano”.
Il nuovo Masterplan traccia i contorni di uno scalo notevolmente potenziato, con nuove destinazioni, la possibilità di atterraggi e decolli anche con la visibilità ridotta (seconda categoria) ed un nuovo terminal adatto anche a voli intercontinentali. Previsti anche il rinnovo fino al 2023 del contratto con Ryanair e l’apertura di un tavolo di studio per una base di manutenzione della compagnia a Pisa.
Rossi ha sottolineato la lungimiranza delle scelte fatte dalla Regione, a partire dalla cessione delle proprie quote di maggioranza ad un socio industriale fino alla creazione di un unico sistema aeroportuale toscano, con la fusione dei due scali di Pisa e Firenze.
“C’è un programma di investimenti che sta andando avanti, così come avevamo previsto – ha detto Rossi – Gli aeroporti della Toscana vanno bene. Si faranno investimenti su Pisa e si faranno investimenti su Firenze e va da sé che non saremmo in una situazione così positiva se la Regione non avesse fatto la scelta della fusione delle due aerostazioni, consapevole che solo con un unico sistema aeroportuale la Toscana avrebbe potuto essere competitiva nel panorama aeroportuale italiano ed europeo.
È evidente che lo sviluppo di Pisa non frena lo sviluppo di Firenze e, viceversa, lo sviluppo di Firenze non compromette quello di Pisa. Ma è chiaro che senza la fusione in un unico sistema, gli aeroporti toscani non sarebbero stati nemmeno nei primi dieci posti della classifica degli scali italiani, mentre adesso si stanno creando le condizioni perché la Toscana si possa collocare stabilmente tra i grandi scali del nostro Paese. Senza la scelta di un unico sistema aeroportuale investitori e partner internazionali non ci avrebbero nemmeno preso sul serio”.
Il presidente ha poi riepilogato gli investimenti previsti dal nuovo Masterplan e quelli già attuati. “Mi auguro – ha detto Rossi – che entro l’anno possano partire i 40 milioni di lavori per la nuova aerostazione che oggi ci vengono presentati, ai quali si sommeranno ad altri investimenti di manutenzione per un totale di 60 milioni fino al 2028. Se ricordiamo le altre risorse, altri 40 milioni, destinate nel recente passato per la nuova pista, la soluzione del problema di via Cariola ed altro, è evidente che lo sviluppo dell’aeroporto di Pisa è stato sostenuto e confermato. Adesso mi auguro che lo sia anche quello dello sviluppo di Firenze. La Toscana è regione di ricerca, di export e di turismo, non può mancare di collegamenti internazionali”.