Massa – Si chiama INIZIO DEL SENTIRE Human Atlas ed è un progetto per il territorio e la cittadinanza di Massa che propone, attraverso i linguaggi del corpo e della danza, un percorso di abitabilità rivolto all’ascolto del corpo e delle tracce del sentire come nuove e comuni strade di scoperta della città.
L’obiettivo – attraverso un’ampia articolazione di azioni di trasmissione, formazione, creazione – risiede nel coinvolgimento e sensibilizzazione delle giovani generazioni su tematiche che, a partire dall’attenzione e dalla cura del gesto, lavorano sul senso della tattilità e della relazione.
Il progetto si compone tra il Liceo Artistico F. Palma, gli spazi del Museo Guadagnucci e il Parco della Rinchiostra come luoghi per indagare in un’ottica partecipata il senso del sentire: l’attimo in cui il corpo si fa primo connettore tra esperienza e realtà vissuta, tra passato e futuro.
Il progetto artistico, formativo e partecipativo a cura di Virgilio Sieni, ha il fine di coinvolgere le giovani generazioni attraverso un percorso di laboratori e performance rivolto ai ragazzi del Liceo Artistico F. Palma e un percorso di formazione rivolto a giovani operatori e mediatori culturali che operano nei musei e nelle fondazioni d’arte.
Viene inoltre presentato DANZA CIECA, spettacolo della Compagnia Virgilio Sieni che vede in scena lo stesso Virgilio Sieni insieme a Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente.
Gli spazi del Museo Guadagnucci e del Parco della Rinchiostra costituiscono un continuo stimolo per elaborare il lavoro sul corpo, con un’attenzione alla tattilità come chiave per una sensorialità rinnovata e accessibile. Il progetto, nella sua ampiezza, mira a rinnovare l’idea della trasmissione del movimento secondo un approccio conoscitivo sul corpo in relazione con l’altro, con lo spazio, l’ambiente e la natura, sviluppando nuovi percorsi cognitivi sul dialogo fisico-percettivo tra il gesto, il paesaggio e l’arte.
Due sono gli appuntamenti aperti al pubblico (ingresso gratuito su prenotazione)
presentati negli spazi del MUSEO GUADAGNUCCI / VILLA LA RINCHIOSTRA a MASSA
- SABATO 20 MAGGIO, ore 18.00 e ore 19.00 >> Museo Guadagnucci / Villa La Rinchiostra, Massa
DANZA CIECA
A seguire incontro con il pubblico
Coreografia e spazio Virgilio Sieni
Interpreti Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello
Musica dal vivo Spartaco Cortesi
Assistenza artistica Delfina Stella
DANZA CIECA è un duetto interpretato da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente con cui il coreografo ha condiviso anni di ricerca e iniziazione al movimento. È una performance che esplora la natura del gioco quale dispositivo poetico e creativo che apre, e chiude, ogni tratto del movimento. La danza nasce dall’incontro dei due corpi, dove la dilatazione dei tempi, lo sguardo rivolto allo spazio tattile e l’essere adiacenti l’uno a l’altro danno vita a un continuum di posture e avvicinamenti che trasformano il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. Nel suo allestimento site-specific la performance si presenta come uno spazio aperto e attraversabile in cui, intorno al nucleo dei due interpreti, le stanze s’illuminano di luce notturna, alternando bagliori e intermittenze di luce.
Danzo con un cieco per ascoltare ogni volta l’aria nuova intorno a noi, allenarmi alla presenza dell’aura che ci forgia e ci dilegua. La mente si articola nei gesti e si scioglie rimanendo attenta alle dinamiche di avvicinamento e di adiacenza. In prossimità dell’altro non si aprono territori da conquistare o da coltivare ma praterie selvagge che si muovono al vento e a uno spazio necessariamente democratico, che media i nostri slanci, li fa confluire. Come ascoltare la luce e copiarla. O meglio, come essere il dettato della luce.
Virgilio Sieni
- DOMENICA 21 MAGGIO, ore 17.00 >> Museo Guadagnucci / Villa La Rinchiostra, Massa
RITROVAMENTO
A cura di Virgilio Sieni
Interprete Claudia Caldarano
Assistenti al progetto Maria Vittoria Feltre e Virginia Galli
Musiche Ascari
Con la partecipazione degli studenti delle classi 4ªA e 4ªB del Liceo Artistico F. Palma di Massa: Sajia Azimi, Francesca Bacci, Eva Baldassini, Valentina Barabotti, Mario Cofrancesco, Camilla D’Urbano, Alice Dallari, Francesca Di Filippo, Sara Dolci, Carlotta Fenucci, Giulia Zoe Flauret, Edoardo Furia, Valentina Galeotti, Giulia Galli, Niccolò Giannotti, Kartika Haregù, Melania Infantino, Sara Lazzini, Sara Lorenzetti, Alessandra Manco, Giacomo Marcuccetti, Livia Mariani, Asia Migliorini, Nicole Mustone, Aurora Nari, Giulia Nervini, Claudio Onofri, Ilaria Orlandi, Lorenzo Panariello, Nicolò Pucci, Aurora Renzullo, Alessandra Romano, Rebecca Scarfò, Lisa Tarabella, Maya Tommasi Grossi, Daniel Vignali, Joseph Vignudini
Negli scavi e nei ritrovamenti archeologici le forme scoperte subiscono il passaggio delle ere adattandosi alle stratificazioni e agli spostamenti del suolo che ne mutano la postura originale.
In RITROVAMENTO, come in un processo al contrario, si depositano in terra vertebre costruite da giovani del territorio come a ricomporre una grande colonna vertebrale di un esistente misterioso.
La performance è la restituzione di un percorso sviluppato tra marzo e maggio 2023 con 37 studenti del Liceo Artistico F. Palma ed elabora il tema del ritrovamento come processo di scoperta e cura, creando un’installazione pensata come simbolo di unione e inclusione tra l’umano e l’animale, tra il contemporaneo e il preistorico. Vertebra dopo vertebra prende corpo l’essenza di una postura che genera forme cerimoniali di danza. Il gesto di depositare e comporre una colonna vertebrale richiama al ciclo della vita, ad un passaggio temporale che ci coinvolge in ogni gesto. Attraverso una serie di danze, interpretate dagli stessi studenti del liceo e da una danzatrice solista, si fa esperienza di come i dettagli del corpo possano creare una costellazione archeologica di movimenti in ascolto con le restituzioni dal passato. Emerge un’opera collettiva ricomposta attraverso continue metamorfosi del gesto: una mappa emozionale dell’essere umano in divenire che manipola il suolo per intraprendere un viaggio di conoscenza del luogo del corpo e dei gesti inabissati della danza.
Foto: Virgilio Sieni in Dabza Cieca (ph. Paolo Porto)