Firenze – Riconoscere al territorio apuano lo status di area di crisi complessa a rilevanza nazionale e procedere alla stipula di un Accordo di programma volto alla reindustrializzazione di quest’area: è quanto chiede il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in una lettera che ha inviato al ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
Il presidente Rossi, dopo aver richiamato il Protocollo d’intesa firmato a Massa nel maggio 2015 e finalizzato agli “Interventi per la riqualificazione e la riconversione dell’area industriale di Massa Carrara”, ricorda però che “a distanza di diversi mesi da quella stipula purtroppo non possiamo non constatare che, nonostante i diversi tavoli ministeriali che sono stati attivati nel tempo, nulla di effettivo pare essere stato definito per dare gambe concrete agli impegni che erano stati assunti”.
Gli unici passi aventi sembrano quelli compiuti sul tema del bonifiche grazie all’impegno del sottosegretario Silvia Velo, tanto che sono imminenti la stipula di uno specifico accordo per la progettazione di un impianto complessivo di bonifica della falda della Zona industriale apuana e la messa in atto di una serie di primi interventi urgenti.
Diversa la sorte dei due tavoli convocati presso il Ministero per lo sviluppo economico che invece “non hanno prodotto un minimo passo in avanti rispetto al riconoscimento dello status di area di crisi complessa a rilevanza nazionale”.
Tutto ciò proprio mentre le questioni inerenti le attività di difesa idrogeologica della ZIA, la infrastrutturazione portuale e la logistica ferroviaria di supporto alle attività industriali, cioè molti dei “nodi” affrontati risultano risolti con i Ministeri competenti, con RFI e con la struttura di Missione “Italia Sicura”, grazie a specifici incontri convocati dalla Regione.
Conseguentemente almeno le progettazioni (ed in qualche caso i finanziamenti) per le opere indicate, appaiono in corso di definizione, ma “nel contempo il quadro complessivo degli interventi fatica a trovare una propria logica conclusione, senza la stesura di uno specifico Accordo di Programma che possa definire, tempistiche, impegni progettuali e risorse finanziarie da mettere in campo da parte dei singoli soggetti attuatori e promotori dello stesso Accordo”.
La lettera del presidente Rossi passa poi ad esaminare le questioni legate all’occupazione, osservando che “insieme al Ministero del Welfare, potremmo mettere in campo strumenti da dedicare alle politiche attive del lavoro”. Da questo punto di vista Rossi segnala al Governo il grande sforzo che, con 1 milione di euro nel 2015 e ben 3 milioni nel 2016, la Regione Toscana sta attuando mediante la definizione di “Lavori di Pubblica Utilità”, da destinare esclusivamente alle aree di crisi (Piombino, Livorno e, appunto, Massa-Carrara) e ai soggetti inoccupati ed espulsi dai cicli produttivi.
“Stante quindi – è questa la conclusione della lettera del presidente Rossi – il percorso sopra indicato e che la Regione Toscana, assieme a tutto il territorio ha intrapreso, riteniamo che sia assolutamente necessario che venga disposta la riapertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico, tavolo finalizzato alla rapida stipula di uno specifico Accordo di Programma per l’area di Massa-Carrara, avente quale obiettivo proprio la realizzazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale previsto dalla legge per le zone di crisi industriale complessa a rilevanza nazionale”.