Pistoia – La Fondazione Marino Marini di Pistoia aderisce all’evento internazionale “Festa dei Musei e Notte europea dei musei” con un’apertura straordinaria e serale del Palazzo del Tau, in programma sabato 19 maggio dalle ore 21 alle ore 24.
Marino Marini si prepara a vivere una “Notte dei musei” di ampio respiro per celebrare l’arte e la bellezza nell’ambito della quattordicesima edizione della manifestazione corale che vede alcuni dei più grandi musei nazionali ed esteri illuminare i propri tesori e mostrarli al pubblico dal tramonto fino al cuore della notte. “Per valorizzare l’ampio patrimonio di Marino custodito nel nostro museo – dichiarano Ambra Tuci e Francesco Burchielli – dove trovano spazio centinaia di opere che accostano sculture in bronzo, in gesso, in terracotta, dipinti, acqueforti, incisioni, in dialogo con l’arte contemporanea, proponiamo non una semplice apertura dell’ex convento ma un doppio evento di alta qualità”. L’iniziativa vuole offrire ai visitatori un approfondimento, guidato dagli storici dell’arte di Artemisia, sulla nuova collezione del Museo che espone sessanta opere di Marino. La vita dell’artista e dell’uomo in una parabola che attraverso l’intero suo percorso, aperto e contaminato da culture europee e internazionali che si snoda e si tuffa nelle diverse espressioni dell’arte dal 1918 al 1978. Gli esperti di Artemisia risponderanno alle domande e alle curiosità del pubblico sulle opere esposte e sull’artista pistoiese.
Altra occasione di conoscenza e avvicinamento è quella che la Fondazione ha organizzato con Giovanna Massone, curatrice dell’artista Giorgio Celiberti, pittore e scultore italiano di fama internazionale. Una visita speciale alla mostra di Celiberti, amico di Marino, che racconta per la prima volta il suo percorso di scultore e pittore a Pistoia aprendo un mondo, fatto di farfalle, cuori e gatti, di spinte verso dimensioni lontane e di ritorni a casa, nella galleria dedicata all’arte contemporanea del Museo Marino Marini. Fino al 24 giugno la personale “Giorgio Celiberti, il segno e la materia” svela uno scrigno di emozioni, ricordi, memorie, tecniche, materie, appendici espressive di un lungo cammino artistico che negli spazi del Palazzo del Tau trovano una sintesi di alto spessore.