Firenze – Di quel che si tratta, nello specifico, si parlerà oggi alle 16 in Regione, dove si svolgerà un convegno sul tema. Ma la grande nota essenziale che si esprime in questo Marchio Unico Nazionale e nel desiderio di renderlo operativo, è essenzialmente strategica. La “Certificazione volontaria di conformità d’Origine e Tipicità italiana”, ha infatti un preciso obiettivo: superare le criticità della certificazione Made in Italy garantendo l’italianità di tutto il processo produttivo, a partire dalle materie prime.
Promosso dalla Conflavoro Pmi Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, nelle intenzioni il Marchio Unico vorrebbe anche razionalizzare ed accrescere il potere attrattivo dell’offerta nazionale: come? Creando appunto un brand “di sistema”, vale a dire che coinvolga prodotti, produzioni, l’offerta turistico-ricettiva, la ristorazione nazionale e i servizi. Il valore che lo pervade risiede nell’oggettività del processo con il quale è rilasciato: il meccanismo di tutela e certificazione delle aziende certificate sarà affidato a Lloyd’s Register, ente di certificazione mondiale con il quale Conflavoro ha stipulato un accordo.
Ma non finisce qui. La certificazione è sottoposta in un secondo tempo ad una duplice verifica, quella di un Organo Interno di Vigilanza, appositamente costituito da Conflavoro e quella del Comitato Tecnico Scientifico di Indirizzo e Sviluppo del Marchio Unico Nazionale, costituito da personalità esterne all’organizzazione di indubbia moralità e professionalità, provenienti dal mondo imprenditoriale, universitario, associativo e di rappresentanza dei consumatori, di cui come primo Presidente è stato nominato il Dott. Lamberto Vallarino Gancia.
Infine, le aziende che supereranno “l’esame”, ottenendo la certificazione, potranno applicare sui propri prodotti, certificandoli, il logo del Marchio Unico Nazionale, beneficiare delle azioni condivise di comunicazione, usufruire dei nuovi canali di vendita in Italia ed all’Estero direttamente attivati dal team che coordina le azioni di promozione del Marchio e attivare il sistema di anti-contraffazione certificato, permettendo l’identificazione univoca del prodotto.