Marcello Lazzerini, lutto pesante per il giornalismo, per la cultura e per Firenze

Scompare un grande protagonista, una personalità affascinante e sincera
il giornalista e scrittore Marcello Lazzerini

Firenze – Un grande protagonista del giornalismo toscano, Marcello Lazzerini, si è spento ieri a 86 anni, a Firenze. Lazzerini è stato un volto noto ai fiorentini, in particolare per avere condotto per la Rai regionale, come inviato speciale per la sede toscana, servizi anche per programmi nazionali, come “Domenica Sportiva” e “Tutto il calcio minuto per minuto”, con Enrico Ameri e Sandro Ciotti. 

Marcello Lazzerini, anche per la sua riconosciuta capacità di entrare in empatia con le giovani generazioni di colleghi che potevano sempre avvalersi di un consiglio, un aiuto, una “dritta”, è stato sempre attivo fino all’ultimo momento. In particolare, dopo la pensione, aveva accentuato il suo impegno culturale, dando fondo alle sue capacità di scrittore con una serie di romanzi, saggi, testi teatrali che lo hanno posto al centro della produzione letteraria cittadina.

Del resto, la sua passione per la cronaca, la scrittura, il “raccontare”, lo avevano posto in giovane età in primo piano dapprima come cronista politico nell’edizione fiorentina de L’Unità, poi come Portavoce del sindaco Elio Gabbuggiani a Palazzo Vecchio, dal 1976 al 1983.

Lazzerini è scomparso appena dopo la presentazione del suo ultimo libro, “Bartali la grande storia”, per le edizioni Udom, che ha avuto come riferimento il volume vincitore del “Premio Bancarella Sport” del 1993,  nel quale il grande campione racconta in prima persona la propria epopea e la rivalità sportiva con Fausto Coppi ed i grandi ciclisti di quella stagione, come ricorda nel suo avvincente articolo in memoria del collega, Antonio Lovascio, dell’UNGP- FNSI.

Un libro, quello di Marcello Lazzerini, che riporta in vita la tempra del campione ma anche la vicenda storica dell’Italia, un’Italia che vide Bartali protagonista della famosa staffetta Firenze-Assisi, dove caricava nascondendoli nel manubrio e nella canna della bici i documenti falsi stampati in Umbria che sarebbero serviti a salvare le vite di molti italiani di origine ebraica. Nume di questo impegno eroico, il cardinale Elia Dalla Costa, Ma è l’Italia dell’epoca, della fine della dittatura fascista e degli anni del primo dopoguerra, che viene trattata da Lazzerini in maniera vivida, comprensiva, con il suo personalissimo stile che unisce passione e ricerca.

La sua tempra di scrittore di razza lo portò alla vittoria del 1° Premio Letterario “Bancarella Sport” (1993) con “La leggenda di Bartali” (Ed. Ponte Alle Grazie), ma occorre ricordare il suo ruolo di curatore di svariate pubblicazioni tra cui “Omaggio a Giorgio La Pira”, “Montale” , “La musica nella scuola”, “ Firenze: note di Storia e di Urbanistica”, e, per le edizioni del Ponte alle Grazie “Il Piviere “(1991), “Il sole dentro” (1994), “Per rabbia e per amore”(1995). Per la casa editrice Loggia de’ Lanzi ha scritto “Azzurri miei di… letti” (maggio 1998) con la collaborazione di Alessandro Selvi, e” Mastroianni e gli allegri ragazzi di Castiglioncello” (luglio 1999). Per la Jaca Book di Milano ha pubblicato “Reporter sul Golgota, accadde nel 33 d.C. “(Febbraio 2001). Con il figlio Luca, Lazzerini ha pubblicato nel 2001 per la Edifir “Correndo correndo con Antonello Venditti fra calcio e musica”, nel 2003 ha scritto per il teatro “Reporter sul Golgota”.

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