Sette giorni di ritardo per mettere a posto una serie di imprecisioni fatte dagli enti ultimi arrivati nella composizione del Consiglio generale, come l’Ordine dei Medici: così il massimo organismo della fondazione Manodori sarà pronto non prima del 24 luglio. In quella data si conosceranno ufficialmente i nomi dei 13 componenti del Consiglio generale, una sorta di vetrina degli equilibri politico-economico-associativi della città anche se il baricentro non sembra essersi spostato di tanto.
Prova ne è che la riconferma di Gianni Borghi alla presidenza è data per certa, anche per diretta pressione di Unicredit (che ha ripreso a dare segni di vita finanziaria), quale persona garante di una continuità non troppo sbilanciata verso il passato. Un gioco di parole per dire che Gianni Borghi piace all’attuale maggioranza e non dispiace almeno a una parte della minoranza. I nomi sarebbero già stati scelti e mancano dunque solo i passaggi formali. Il 24 luglio si sapranno anche i nomi dei cosiddetti cooptati mentre il nome del presidente non si saprà prima di agosto.
Sperando naturalmente che l’economia torni quanto prima a girare e le erogazioni benefiche dell’ente, le più importanti e mirate della provincia, a riprendere quota dopo gli ultimi anni piuttosto magri.