“Un appello è stato lanciato dai rappresentanti curdi in Europa, al quale hanno aderito migliaia di intellettuali, politici, artisti, sindacalisti, associazioni, partiti, gruppi e singoli in tutto il mondo, tra cui i premi Nobel Dario Fo e Adolfo Perez Esquivel, l’arcivescovo sudafrican Desmond Tutu, il linguista Noam Chomsky, Moni Ovadia, la già vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini e innumerevoli altri.”Mentre in Europa e nel mondo emergono nuove forme di nazionalismo, mentre i mercati finanziari pretendono di governare le vite di ognuno di noi, nel Rojava dal 2012 si pratica uno straordinario esperimento di democrazia radicale – spiega la nota – , immaginando un programma di liberazione dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica. Questa esperienza – conclude il Cpa di Firenze – che può costituire una via d’uscita dai conflitti etnico-religiosi alimentati dagli interessi delle grandi potenze internazionali e regionali in Medio Oriente, fra cui in primis la Turchia, è ora in pericolo e ha bisogno della solidarietà di tutti.