Firenze – Circa 10mila alla partenza, poi tanti, tanti di più, oltre 30mila secondo gli organizzatori. I manifestanti raccolti si in piazza Vittorio Veneto alle Cascine a Firenze partono verso le 16. Ci sono tutte le sigle del sindacalismo di base e della Sinistra, un gruppo Cgil, movimenti e associazioni. Fra i partiti, Rifondazione e un nutrito spezzone (circa mille) di Pap, oltre Sinistra Italiana e altri gruppi della sinistra. Un fronte unito, come dice De Magistris anche lui presente, che mette con forza sul tavolo le priorità concrete del Paese, dal lavoro, contro delocalizzazioni e precariato, ma anche più giustizia sociale, a partire dalla casa, ai beni comuni, all’istruzione. Un’enorme bandiera della pace e cartelloni contro la guerra e l’invio di armi.
Firenze si ferma di fronte al lavoro che insorge. La situazione dell’ex Gkn, la lotta che ha organizzato diventa lotta comune, si saldano le generazioni, le problematiche. Si va dagli studenti agli operai ai precari di tutti i mestieri. Fra gli esponenti nazionali, Giuliano Granato di Potere al Popolo, che rilancia il salario minimo, 10 euro all’ora, e il no alla vendita e invio di armi. Tante le voci nel corteo.
Anna, studentessa, racconta lo sbigottimento del recente sgombero di Corsica, la necessità di avere spazi sociali negati da una politica cittadina “legata solo a logiche di profitto”. Un’ altra Anna, operaia, racconta della paura che le logiche di delocalizzazione all’insegna del l’abbassamento del valore del lavoro, un giorno, senza preavviso, travolgano tutto ciò che con il lavoro di una vita ha creato. La proposta di legge in Parlamento, ad ora ferma, scritta con gli operai, è una speranza. Tuttavia, la lotta è lunga, dicono dal Collettivo di fabbrica ex Gkn: tante parole, aspettiamo i fatti.
I fatti, oggi 26 marzo, sono una piazza unita e solidale, che pone con forza sul tavolo le questioni principali: sanità, scuola, lavoro. ” E i soldi ci sono – rimarca Granato – quelli spesi nelle armi, ad esempio’.
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Foto copertina Luca Grillandini. Foto interne Luca Grillandini – Donatella Totti – Stefano Sansavini