Firenze – L’evento è stato organizzato su Facebook e ha portato in piazza della Repubblica, a Firenze, oltre 800 persone. Cittadini, animalisti, ecologisti, tutti con una cifra comune: quella di fare opposizione dura alla cosiddetta Legge Remaschi. Quella che permette l’abbattimento degli ungulati (cinghiali, daini e caprioli) in tempi molto più allungati che gli attuali. Una sorta di stagione di caccia “perenne” contro il “flagello” che assale le campagne toscane. “Flagello” che tuttavia, a detta anche di esperti e cacciatori, “non verrà certo risolto scatenando queste campagne a suon di fucili”.
Fra i temi toccati, anche quello della sicurezza dei cittadini che amano andarsene a passeggio per i boschi, che potrebbero trovarsi, questo il timore espresso, nel bel mezzo di una battuta. La campagna contro la legge Remaschi si chiama “Toscana rosso sangue” e riunisce al suo interno sia le associazioni che i semplici cittadini contrari alle determinazioni della Regione Toscana, oltre ad artisti e figure della cultura fiorentina e non. Fra le iniziative che hanno preso vita oggi pomeriggio in piazza della Repubblica, anche uno spazio gioco per i bambini, e una specie di palcoscenico allestito con pupazzi raffiguranti piccoli cinghiali. Sul fronte, una scritta: “Il bosco è di tutti”.
Foto di Viviano Voliani