Occupato, per circa tre ore, l’inceneritore di Parma. E’ successo questa mattina, poco dopo le 10, quando circa un centinaio di manifestanti vestiti con tute bianche e mascherine si sono introdotti all’interno del sito di Ugozzolo, superando senza difficoltà l’ingresso. Quindi hanno creato una barriera con il materiale trovato bel cantiere intorno all’inceneritore e hanno bloccato l’ingresso ai camion che portano i rifiuti all’interno del Paip. Una quarantina di manifestanti si è introdotta nella rampa di accesso che porta all’interno dell’impianto e ha calato dall’alto, proprio dietro al camino, uno striscione con la scritta “No inceneritori”.
I manifestanti fanno parte della “Assemblea permanente contro gli inceneritori”, associazione che la scorsa estate aveva anche contestato platealmente il sindaco di Parma Federico Pizzarotti reo di non essere riuscito a fermare la costruzione del forno di Ugozzolo dopo le promesse fatte in campagna elettorale.
La protesta di stamattina arriva, non a caso, pochi giorni prima del 18 novembre – data in cui entrerà a pieno regime il termovalorizzatore – che è acceso da fine giugno in esercizio provvisorio. I promotori dell’occupazione temono anche che il nuovo Piano dei rifiuti regionale, la cui approvazione è prevista entro fine anno, possa permettere in deroga che l’inceneritore di Parma accolga rifiuti anche dal resto della regione e dal Sud Italia.
Un cartello esposto dai manifestanti recitava “Food Valley? Death Valley”, mentre un altro se la prendeva con il governo cittadino: “Inceneritore a 5 Stelle”, dove per ogni stella è rappresentato chi, secondo gli attivisti, ha sostenuto l’impianto: Movimento 5 stelle, Pd, Pdl, Regione Emilia Romagna e Iren, la multiutility che ha costruito e gestisce l’inceneritore.
Al momento non è ancora stato reso noto da Iren l’ammontare degli eventuali danni creati dai manifestanti con la temporanea occupazione.
Verso le 16, la manifestazione si è spostata nel centro di Parma. Anche lì i manifestanti hanno lanciato slogan contro Pizzarotti e la giunta a 5 Stelle, del tipo: “Anche tu fai parte della casta, ti faremo mangiare la polvere dell’inceneritore“.