Manifattura alle Cascine, porte aperte e stupore per lo stato di conservazione

Firenze – Continuano a trascorrere gli anni e la Manifattura Tabacchi tra piazza Puccini e le Cascine solletica la curiosità dei fiorentini, a creare stupore da parte di chi la visita per un sopralluogo, e tanti ce ne sono stati, continua ad essere lo “straordinario stato di conservazione” come ha esclamato anche il presidente del Quartiere 1, Maurizio Sguanci, presentando l’evento a porte aperte che avrà luogo dall’ 8 al 16 luglio, per la mostra fotografica che ripercorre la storia plurisecolare del “Monopolio dei Tabacchi. Un sogno andato in fumo“.
Costruita in sette anni durante l’epoca fascista ha saputo mantenere nel tempo la propria integrità strutturale fino a diventare simbolo di un’epoca collegata su un versante ad una nota sala, quella del Cinema Teatro Puccini e dall’altra con l’ingresso, attraverso il mezzo pubblico, al Parco delle Cascine.
Alla mostra si accede attraverso delle visite guidate che sono gratuite, ma occorre la prenotazione che va effettuata, da lunedì a venerdì, ore 10-12,  telefonando al numero 055.2767606.

Le opere di Claudio Tamburini, entrato in esclusiva a sbirciare gli spazi, sono l’espediente per aprire la struttura alla città e mostrare gli stanzoni attraversati dal sole, ma impermeabili ad una riqualificazione funzionale prima ancora che architettonica. Beni immobili che si mantengono inalterati nel tempo anche in regime di completo abbandono sono la fortuna dei loro proprietari che possono permettersi di dedicare le attenzioni ad altro, e questo hanno fatto i fiorentini garantendosi un buon valore di mercato nonostante l’inerzia creativa.

Tamburini per vocazione artistica ama raccontare la suggestione dei luoghi abbandonati, e questo ha fatto negli spazi dismessi della Manifattura dove l’eco di un’attività che ha coinvolto migliaia di persone si confonde con la storia .

Attorno alla metà del ‘700 si sviluppa l’uso del tabacco da fumo, la coltivazione, ridotta, avveniva all’interno di monasteri. A Firenze nel convento di Santa Caterina d’Alessandria dove l’operosità delle monache non poteva soddisfare la domanda crescente e nacque un’altra manifattura, al Torrino di Santa Rosa, presso la Porta di San Frediano.
La nuova manifattura occupava solo donne, per un motivo poco nobile: la manodopera femminile era meno costosa. Circa 2000 operaie, note a Firenze con l’appellativo di ‘sigaraie’.
Durante l’epoca fascista la produzione in due sedi viene ritenuta dispersiva e si pensò di costruire in via delle Cascine. I lavori partono nel 1933 e terminarono nel 1940.  Nel 1970 inizia il declino fino alla chiusura totale del 30 aprile 2001.

Programma delle visite guidate

sabato 8 luglio, ore 15,30, 17,30
domenica 9 luglio, ore 9, 11 e 15,30
lunedì 10 e martedì 11 luglio, ore 17,30
mercoledì 12, giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 luglio, ore 15,30 e 17,30

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